Banana Repubblic
Non è andata come ci aspettavamo, o forse la nostra era una pia illusione. Antonio Conte resta squalificato per 10 mesi, prosciolto per Novara - Siena e condannato per Albinoleffe - Siena con una riformulazione della pena. La buona notizia è che viene confermata l'assoluzione di Leonardo Bonucci e Simone Pepe che ora possono concentrarsi esclusivamente sul campo. Difficile parlare prima della lettura delle motivazioni, ci pare plausibile ipotizzare che Carobbio sia stato smentito sulla partita contro i novaresi e che la condanna possa essere dipesa dal ruolo di Stellini. Di certo, non ci sono prove e questo dovrebbe spaventare tutti, non solo gli juventini. E' qualcosa di inconcepibile e di tremendamente ingiusto. Sono tanti i tesserati coinvolti e che si trovano nella stessa situazione: si pensi a Terzi condannato per un incontro, come descritto sapientamente da Antonio Corsa, al quale non ha mai partecipato per stessa confessione di chi vi era invece presente. Su Conte però l'accanimento ci sembra francamente esagerato: ridotti gli addebiti, pena confermata? Al limite dell'assurdo. Ora c'è il terzo grado: si parte con un Carobbio smentito su una partita, tutto può succedere, ma molto dipende dalla volontà di ricercare la verità da parte delle istituzioni. Certo, se una persona viene condannata sulla base del "non poteva non sapere", siamo alla frutta. La nostra convinzione resta sempre la stessa: nessuno, Conte o non Conte, può essere condannato senza una prova che confermi la sua colpevolezza. E' un principio elementare che ai giudici Figc talvolta manca.
Twitter: @DavideTerruzzi






