Cessione Alessandria, saltato l'accordo tra Veltroni e Mongarli
Colpo di scena a proposito del passaggio di consegne al vertice dell’Alessandria Calcio. Giorgio Veltroni, l'attuale presidente dell’Alessandria, e l’acquirente Alessandro Mongarli non hanno trovato l’accordo per la cessione del club. La trattativa per il passaggio di proprietà della società alessandrina aveva avuto inizio poco più di un mese fa, quando Mongarli ufficializzò il suo interesse per il sodalizio grigio presentandosi allo stadio Moccagatta per assistere all’incontro Alessandria-Pergocrema. La trattativa non è mai stata facile ed ha vissuto fasi alterne che avrebbero anche potuto compromettere in maniera definitiva l’accordo già prima degli sviluppi di ieri. Un primo momento apparentemente decisivo era stato rappresentato dall’incontro tra lo stesso Mongarli e Veltroni avvenuto in Toscana lunedì scorso, quando era stato redatto un contratto poi trasformato in atto preliminare e sottoscritto due giorni dopo. La giornata di ieri, poi, è passata attraverso momenti concitati e l’intesa stava già per saltare in mattinata, in quanto doveva essere perfezionata la sostituzione della fideiussione da quattrocentomila euro (che garantisce l’iscrizione della squadra al campionato di 1^ Divisione), ma l’incontro presso la sede della Cassa di Risparmio di Alessandria non ha sortito un alcun esito. Fin dall’inizio il subentro nella garanzia da parte dell’acquirente era stato indicato come condizione essenziale per portare a termine la transazione. Nonostante questo iniziale contrattempo, nel primo pomeriggio Mongarli e Veltroni, accompagnati dai rispettivi staff, si sono nuovamente incontrati di fronte al notaio Luciano Mariano di Alessandria dove, però, non hanno trovato l’intesa. Al termine della convulsa giornata l’avvocato Paola Debernardi, uno dei legali di Veltroni, intervenendo in diretta alla trasmissione radiofonica "Gold Sport del Lunedì" diffusa dall’emittente alessandrina Radiogold, ha affermato: “Dopo quanto si era letto sui giornali negli ultimi giorni non ci aspettavamo un epilogo del genere. Dopo l’accordo preliminare con l’ingegner Mongarli avevamo sospeso, per correttezza, tutte le altre trattative e questo è un danno per noi. Il presidente Veltroni non ha preclusioni per continuare questa trattativa, anche se la fiducia nella controparte è diminuita. Oggi (ieri n.d.r.) l’accordo non è stato raggiunto perchè non è stato rispettato il contratto preliminare che prevedeva, al primo punto, di liberare il presidente Veltroni dalla posizione fideiussoria presso la Cassa di Risparmio di Alessandria entro il 16 maggio. Il mancato rispetto di questa condizione, inoltre, ha reso di fatto nullo il preliminare stesso. Venti giorni fa la banca aveva chiarito ai legali dell’ingegner Mongarli che, avendo versato Veltroni a garanzia quattocentomila euro in contanti, la sostituzione poteva avvenire effettuando un versamento di pari importo, sempre in contanti, mentre l’acquirente si è presentato con un assegno”. Contemporaneamente è intervenuto in trasmissione anche lo stesso Mongarli, che ha fornito la propria versione dei fatti: “Per noi la trattativa non è stata interrotta. Anche se devo rilevare che l’atto preliminare che abbiamo firmato ha un vizio di forma, visto che non riporta la data, cosa che ha creato dei problemi con i miei interlocutori esteri. Inoltre il notaio ci ha riferito che non tutto era perfetto in relazione alla cessione del marchio, cosa che mi sarebbe servita per trattare delle licenze all’estero con miei fornitori. Io mi sono trovato con la disponibilità finanziaria sufficiente per affrontare il pagamento di circa cinquecentoventimila euro, perciò ho proposto al signor Veltroni di pagare prima stipendi e contributi ai tesserati e poi, nei giorni immediatamente successivi, provvedere a liberarlo dalla garanzia bancaria che, tra l’altro, scadrà a giugno. A questo punto con la nostra attuale disponibilità, dato che la scadenza relativa a stipendi e contributi ormai è saltata, siamo pronti fin da subito a sostituire la garanzia e dare in acconto ai giocatori la parte restante, riservandoci di saldare le competenze nei prossimi giorni”. Entrambe le parti, poi, hanno nuovamente confermato la reciproca disponibilità a proseguire nella trattativa.
Per l’Alessandria, a questo punto, si aprono scenari davvero inattesi, come un rinnovato impegno da parte dell’attuale presidente Veltroni, che ha annunciato tramite i propri legali di aver indetto un'assemblea della società per il prossimo 13 giugno con un aumento di capitale all'ordine del giorno. Ultimo particolare da non trascurare è che ieri, 16 maggio, era termine ultimo imposto dalla Lega Pro a tutte le società per provvedere al pagamento di stipendi e contributi relativi al primo trimestre 2011. La scadenza non è stata rispettata, quindi c’è già una prima certezza rappresentata dalla penalizzazione di due punti che i grigi dovranno scontare nella prossima stagione, qualunque sia il campionato al quale saranno iscritti...
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, che aveva sostenuto la candidatura di Mongarli alla guida dei grigi, auspicando un rapido riavvicinamento delle parti. Intanto i tifosi, sconcertati dall'inaspettato epilogo, ieri sera hanno fatto sentire la loro voce protestando proprio sotto il Palazzo Rosso, il comune di Alessandria.