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...con Accardi

...con Accardi TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 16 ottobre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Cristiano e i 700... meglio Higuain. Milan, errore esonerare Giampaolo. Samp, Ranieri è ok. Mbaye resta a Bologna. Sagramola? Come la puntura di una zanzara, Palermo e York: toccato nervo scoperto”

“Cristiano Ronaldo e i 700 gol? Un bel traguardo, ma i numeri dicono che in Italia non rende come ha reso in Inghilterra e in Spagna”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Beppe Accardi.

Cristiano Ronaldo segna. Ma lei non cambia idea...
“No. Mica ha fatto più di trentasei gol, ossia quelli realizzati da Higuain. Oggi i numeri parlano a favore del Pipita”.

Intanto in Serie A c’è stato qualche cambio di panchina. Il Milan ha esonerato Giampaolo...
“Il Milan ha sbagliato, Pioli ha una logica totalmente diversa rispetto a quella di Giampaolo. Pioli lavora più nell’immediato. Il Milan di Giampaolo era stato costruito per crescere nel tempo. Oggi il Milan di Pioli deve fare più punti possibili immediatamente. La società rossonera ha cambiato Gattuso affidandosi a Giampaolo per cambiare filosofia e costruire qualcosa di nuovo. Ma per costruire qualcosa di nuovo bisogna dare tempo”.

La Samp invece ha scelto Ranieri.
“Può dare alla Sampdoria quella tranquillità tale da poter rasserenare l’ambiente in un momento particolare”.

Si aspetta Milan e Samp al lavoro sul mercato di gennaio?
“Il Milan si. La Sampdoria un po’ meno. I rossoneri hanno la forza per operare magari facendo investimenti di un certo tipo. I blucerchiati ad oggi non credo...”.

Intanto traballa pure la panchina del Genoa.
“È la stesso discorso del Milan. Quando prendi un allenatore bravo gli devi dare il tempo di lavorare. Con Andreazzoli, se andiamo a vedere le partite, il Genoa non gioca male. Mi sembra che la squadra sia in salute. Serve solo un po’ di fortuna”.

Mbaye può lasciare il Bologna?
“Perché dovrebbe andare via? Sta bene a Bologna, si ritaglierà il suo spazio. Ha la possibilità di tornare a giocare complice anche l’infortunio di Tomiyasu. Sta a lui riprendersi ciò che gli era stato tolto”.

Lunedì scorso lei, protagonista di un convegno organizzato a Palermo ha rilasciato delle dichiarazioni affermando che il presidente rosanero Mirri l’anno scorso quando acquistò la pubblicità del Barbera che consentì il pagamento degli stipendi ai calciatori avrebbe voluto vendere a York Capital. Le ha risposto recentemente l’amministratore delegato Sagramola accusandola di avere voglia di apparire e in poi ha detto che quando Mirri pagava 2,8 milioni lei notificava un decreto ingiuntivo...
“Probabilmente ho toccato il nervo scoperto di qualcuno. In più Sagramola dice che mentre Mirri versava 2,8 milioni con i quali il Palermo la stagione scorsa pagava gli stipendi io inviavo richiesta di pagamento inerente la mia parcella... beh, la richiesta l’avevo fatta prima e comunque dopo svariate promesse non mantenute dagli inglesi, poi la giustizia fa il suo corso... E poi quelli sono soldi che ho guadagnato onestamente e con il mio lavoro di anni precedenti. Quando tocchi il nervo scoperto le reazioni diventano un po’ particolari. Ma le dichiarazioni di Sagramola mi fanno male come una puntura di una zanzara. Io bugie non ne racconto. E poi leggo che ha detto che ho voglia di apparire, gli ricordo che il Palermo è in Serie D e non da tutta la visibilità che crede. Non ho certo bisogno di Sagramola per apparire. Forse la verità fa male. E poi il dirigente dimentica una cosa: i messaggi restano sul cellulare, provi a spiegare perché Mirri mi ha contattato dopo che era andato da York Capital affinché il fondo si rifacesse avanti. Sagramola dice anche che Mirri ha pagato 2,8 milioni per coprire gli stipendi, in realtà non c’era scritto questo sul contratto ma che l’attuale presidente l’anno scorso avrebbe acquisito i diritti pubblicitari del Palermo per quattro anni per 2,8 milioni. Soldi quindi versati per avere un tornaconto personale. E nello stesso momento Mirri acquisiva l’opzione fino al 15 marzo per comprare il Palermo a dieci euro. E li hanno provato a contattare York Capital per rivendergli la squadra. Non ditemi che questo è amore”.

Da Palermo a Trapani. Anche in casa granata c’è un po’ di turbolenza.
“Stanno lavorando gradualmente. È una società che ha la possibilità di tirarsi fuori da questo momento particolare. Alla lunga può venirne fuori bene. Il campionato è lungo”.

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