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...con Iachini

...con IachiniTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 7 novembre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Conte, solo uno sfogo. Napoli, dai calciatori segnale di responsabilità. Milan, troppi cambi in fretta: pochi pilastri in squadra. Ascoli, Ninkovic va sanzionato. E io...”

“Dopo una partita, un allenatore che la vive in un certo modo può avere un po’ di tensione. Quelle di Conte sono dichiarazioni dettate dall’amarezza, è uno sfogo che va preso come tale. Ma poi si parla, ci si confronta con la dirigenza”. Così a TuttoMercatoWeb Giuseppe Iachini sullo sfogo di Antonio Conte dopo la partita persa contro il Borussia Dortmund.

Per l’Inter non è il primo passo falso...
“L’Inter è in una fase di costruzione. È normale, ad esempio, che la Juve possa essere più avanti anche perché l’organico è ampio. Ma l’Inter è partita adesso, sta creando un percorso che nel tempo può portarla a competere su più fronti”.

Dunque tanto rumore per nulla lo sfogo di Conte?
“Si, va letto come uno sfogo. Nulla di più. Questi discorsi sicuramente Antonio li aveva già fatti ai dirigenti”.

Però che calo martedì...
“Un calo di tensione si paga a caro prezzo. Se capita in campionato puoi salvarti ma in Champions non puoi sbagliare”.

Che caos a Napoli. I calciatori non hanno rispettato la volontà della società non presentandosi in ritiro.
“Può capitare che la società prenda un provvedimento, ci sono momenti in cui è giusto fare gruppo. Ma se passa il messaggio che il provvedimento è punitivo allora può dare fastidio. Se i calciatori hanno percepito che fosse meglio non continuare il ritiro fa capire che hanno delle certezze e si sono assunti delle responsabilità”.

E Ancelotti?
“L’allenatore non può essere una parte differente alla squadra. Ci sarà stato un confronto tra le parti e poi avranno giustamente riferito alla società. È un modo di assumersi delle responsabilità. A parte tutto il Napoli sta giocando delle buone partite. Non è stato fortunato sotto porta, ma magari non ha concretizzato più di tanto”.

Chi non sorride per adesso è il Milan.
“Non è facile cambiare in fretta delle situazioni. Li c’è una squadra con tanti giocatori giovani. È improponibile fare paragoni col passato. Non dimentichiamo che le colonne portanti non sono tante, questo fa sì che la squadra quando deve giocare a San Siro abbia un po’ di timore. Ma nelle ultime partite il Milan meritava qualche vittoria in più”.

Serie B: e il suo Ascoli, mister?
“Sta facendo un bel campionato, può avere uno sviluppo importante. Stanno facendo delle ottime partite. Può essere di buon auspicio”.

Però è scoppiato il caso Ninkovic...
“Chi non rispetta le regole del gruppo è giusto che venga sanzionato. Il singolo deve emergere attraverso il lavoro di una squadra. Se poi qualche giocatore canta fuori dal coro allora è giusto prendere provvedimenti e dare dei segnali”.

Lavoro importante a Sassuolo, esonerato dall’Empoli con la squadra che era salva. Mister, pronto a tornare?
“Ho avuto alcune situazioni in Italia che all’estero, ma sono cose che non si sono concretizzate. Ora aspetto il progetto giusto. Il lavoro degli ultimi anni è stato positivo sia nella valorizzazione dei calciatori che in termini di risultati. Attendo, senza fretta”.

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