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Idea Abodi, Jacobelli: “Non sta né in cielo né in terra. Parliamo piuttosto di stadi”TUTTO mercato WEB
mercoledì 8 maggio 2024, 11:40Serie A
di TMWRadio Redazione

Idea Abodi, Jacobelli: “Non sta né in cielo né in terra. Parliamo piuttosto di stadi”

tmwradio
Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:

Che impresa è quella del Borussia Dortmund?
“La capacità di scoprire talenti o di rilanciarli come Sancho è incredibile. Parliamo della terza finale della storia del Borussia dopo quella vinta nel ’97 con la Juve e quella persa nel 2013 con il Bayern. Come non pensare a un pilastro come Hummels e come non tornare indietro a maggio 2023 quando il Borussia perse il titolo all’ultima giornata in favore del Bayern. Il PSG è stato sfortunato con quattro pali colpiti, ma abbiamo avuto ancora una volta la dimostrazione che nel calcio chi più spende non per forza vince. Stiamo parlando dell’ennesima delusione in Champions League per il Paris Saint Germain”.

Si aspetta sorprese questa sera?
“Mi aspetto una grande partita, un Real Madrid che possa giocare una partita diversa spinto anche dall’ennesimo trofeo vinto, il 28esimo per Carlo Ancelotti. Mi aspetto poi un Bayern coriaceo, che è vero è a -15 dal Leverkusen ma credo possa essere protagonista di una partita aperta. Può fare la differenza il fattore Bernabeu in una partita così equilibrata”.


Cosa dovrà cercare l’Atalanta per battere il Marsiglia?
“Questa è la terza partita di cinque in tredici giorni. Ci sarà poi la Roma e la finale di Coppa Italia con la Juventus. Sarà fondamentale la gestione del gruppo, come dimostrato anche a Salerno cambiando sei undicesimi di formazione. Gasperini può sfruttare uno Scamacca in stato di grazia con undici gol nelle ultime dodici partite. Non bisogna però dare nulla di scontato, anche se in questa stagione europea il Marsiglia ha vinto solo una partita in trasferta. È una partita aperta a ogni risultato, ci vorrà la miglior concentrazione ma vista la posta in palio non ci sono dubbi su questo”.

Cosa può fare la Roma a Leverkusen?
“Una squadra che raggiunge 48 risultati utili consecutivi è una squadra fenomenale, come dimostra anche il distacco abissale costruito in Bundesliga. La compattezza della squadra si è vista anche nella sfida di Roma dell’andata. La garanzia per il ciclo del Leverkusen è la permanenza di Xabi Alonso nonostante le tante lusinghe di questi mesi. Per la Roma si tratta di un’impresa proibitiva, ma è chiaro che ci proverà in tutti i modi. Una cosa è certa, conoscendo De Rossi. La Roma si batterà fino alla fine”.

Come giudica la proposta dell’autorità governativa del Ministro Abodi?
“Premessa fondamentale, in questi anni i controlli della Covisoc non sono stati così rigidi visti i fallimenti a catena che si sono visti nelle ultime stagioni. Non sta però né in cielo né in terra che un’autorità governativa controlli lo sviluppo dello sport e giustamente il presidente del CONI Malagò ricorda quanto successo nel 2021 quando si rischio di andare a Tokyo senza inno e senza medaglie. Bisogna ricordare che UEFA, FIFA e CIO non vivono su Marte e non molto attenti a controllare e valutare l’autonomia dello sport mondiale. È chiaro che un’autorità governativa che stabilisca chi può partecipare o meno a una competizione tolga questa autonomia. Un conto è chiedere controlli più rigidi e severi alla Covisoc, ma mettiamo per esempio che l’agenzia governativa sia in funzione e neghi la licenza a una società che non ha i conti in ordine. Se poi la UEFA invece concede la licenza a questa società, cosa fa il calcio italiano? Esce dalla UEFA? Oltre a questo, c’è anche un discorso di controllo politico che interverrebbe nello sport. Quando Malagò parla di una possibile figuraccia internazionale ha ragione. È possibile che nessuno venga avvisato di questo provvedimento, ma che il presidente del CONI o della FIGC venga informato solo da notizie apparse sui giornali? Adesso il Ministro parla di dialogo, ma è anche una questione di rispetto per il CONI stesso. È facile celebrare le medaglie e i successi, ma serve rispetto. A marzo Abodi disse per gli stadi che fosse necessario un commissario per accelerare le pratiche per la realizzazione degli stadi. Sono già passati due mesi, qualcuno ha visto il commissario? Perché parlare di queste cose, Commisso ha detto che mancano 100 milioni per ristrutturare il Franchi e la Fiorentina ancora non sa cosa succederà per i prossimi due anni. Se i lavori non verranno conclusi? Di questo vorremmo tanto che le autorità parlassero. L’Italia, ricordiamo, organizzerà con la Turchia l’Europeo 2032. Entro ottobre 2026 deve indicare alla UEFA cinque stadi omologati cinque stelle UEFA, la Turchia ad oggi ha otto stadi omologati, l’Italia zero. Vogliamo parlare di questo?”