Inghilterra, i club dell'EFL non rilasceranno calciatori per le sfide internazionali in zona rossa

Non solo la Premier League. Anche i club delle altre serie inglesi (Championship, League One e League Two) non rilasceranno i giocatori per le partite internazionali che si svolgeranno nei paesi della cosiddetta lista rossa stilata dal governo della Gran Bretagna per evitare il rischio contagi e la quarantena dei calciatori al ritorno in Inghilterra. Lo comunica la EFL in una nota ufficiale: “I club EFL hanno preso oggi la decisione collettiva di non rilasciare i giocatori per le partite internazionali che si svolgeranno nei paesi della lista rossa del governo del Regno Unito. L'EFL sostiene la decisione dei suoi Club che è in linea con la posizione assunta dai nostri colleghi della Premier League, che sono anch'essi significativamente colpiti da questa situazione.

- s legge nella nota - Si sono svolte discussioni tra il governo, la FA e la FIFA nel tentativo di trovare una soluzione, ma a causa dei problemi di salute pubblica in corso relativi ai viaggiatori in arrivo dai paesi della lista rossa, non è stata concessa alcuna esenzione. La Lega riconosce che la rappresentanza internazionale è importante sia per i giocatori sia per le nostre competizioni, con giocatori internazionali di paesi di tutto il mondo che attualmente giocano nell'EFL. Tuttavia, alla luce delle sfide presentate, l'EFL condivide l'opinione che rilasciare i giocatori in queste circostanze non è nell'interesse collettivo dei singoli, dei club o della nostra competizione nazionale e l'EFL scriverà oggi alla FIFA per spiegare la posizione”.