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L'arbitro di Tunisia-Mali: "Per un colpo di sole potevo morire. Dio mi ha fatto fischiare in anticipo"

L'arbitro di Tunisia-Mali: "Per un colpo di sole potevo morire. Dio mi ha fatto fischiare in anticipo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 1 febbraio 2022, 11:56Calcio estero
di Michele Pavese

Janny Sikazwe, l'arbitro che aveva fischiato la fine della sfida tra Tunisia e Mali con 5' di anticipo, generando un autentico polverone, ha raccontato la sua verità, spiegando cosa è successo veramente quel pomeriggio a Limbe: "Faceva molto caldo quel giorno, l'umidità era superiore all'85% e già nel riscaldamento capivo che sarebbe stata dura. Bevevo acqua per rinfrescarmi ma era come se non lo avessi fatto. Alla fine del primo tempo ci siamo riposati e abbiamo bevuto; durante il secondo tempo, però, non riuscivo a sentire niente, mi parlavano e non capivo cosa mi dicevano. Il giorno dopo mi hanno portato all'ospedale. Io dicevo che stavo bene, ma hanno insistito: mi hanno fatto un elettrocardiogramma per vedere come il mio cuore reagiva allo sforzo fisico e mi hanno fatto anche le analisi del sangue. I risultati erano nella norma".

Colpo di caldo che poteva essere fatale. "Ho rischiato di tornare nello Zambia in una bara", dice l'arbitro. "La gente mi ha riempito di critiche, ma tutto è dipeso dal colpo di caldo. Mi hanno chiesto chi mi ha detto di far terminare la partita in anticipo: io penso che sia stato Dio. Nel giro di cinque minuti sarei potuto cadere in coma. Non è facile vedere tutto quello che è stato detto su di me, ma questa è la vita. È stata una situazione che non avevo mai vissuto. Sono rimasto deluso ma sono il primo ad essere frustrato per quello che è successo. E non voglio rivedere la partita".

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