Mbappé, il Real Madrid e il retroscena sull'annuncio: sarà il giocatore a scegliere quando
Da quando a metà febbraio scorso Kylian Mbappé ha comunicato formalmente alla dirigenza del Paris Saint-Germain che sarebbe andato via alla naturale scadenza del suo contratto, cioè al termine di questa stagione, la sua posizione all'interno della squadra è cambiata. Da quel momento Luis Enrique ha cominciato a sostituirlo sistematicamente e più di una volta la stella francese si è arrabbiata, com'è accaduto anche nell'ultima partita contro l'Olympique Marsiglia.
A Parigi c'è tensione
Mbappé era consapevole che questa decisione avrebbe potuto scatenare tensione nell'ambiente. Già la scorsa estate, durante il tribolato periodo dell'indecisione sulla permanenza per un'altra stagione, Nasser Al-Khelaifi diede l'ordine di escluderlo dalla tournée in Asia. Proprio per questo motivo, e ovviamente per salvaguardare la sua immagine dinanzi ai tifosi, quando nella prima settimana di febbraio si è ufficialmente impegnato con il Real Madrid per le prossime cinque stagioni, ha chiesto al club spagnolo di concordare una strategia comunicativa.
Il piano comunicativo
La prima cosa da fare sarebbe stata negare la presenza di qualsiasi tipo di accordo tra Mbappé e il Real Madrid, anche alla luce del fatto che le due squadre potrebbero incontrarsi in Champions League (solo in finale, ora che si conosce il tabellone). Inoltre, al giocatore è stato concesso di scegliere la data in cui annunciare il trasferimento, a patto ovviamente che quella data rientri tra quelle utile per soddisfare le esigenze di Carlo Ancelotti. Così sarà Mbappé a decidere quando rendere tutto ufficiale. A riportarlo è Marca.