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Inizia il mercato, ecco cosa serve alla grandi. Juventus: indebolire l’Atletico prima della Champions? Inter: quel nome che ha tramortito la Juve… Napoli: il centrocampista che cambia la stagione. Milan: l’italiano da rilanciare

Inizia il mercato, ecco cosa serve alla grandi. Juventus: indebolire l’Atletico prima della Champions? Inter: quel nome che ha tramortito la Juve… Napoli: il centrocampista che cambia la stagione. Milan: l’italiano da rilanciareTUTTO mercato WEB
mercoledì 2 gennaio 2019, 00:00Editoriale
di Tancredi Palmeri
Inviato di beIN Sports, opinionista per la CNN, ogni settimana presenta la Serie A in 31 paesi stranieri

Sedute al tavolo verde del calciomercato a santificare le giocate delle feste di Natale, le grandi del calcio italiano non hanno così tanti soldi da giocarsi tra tombola, baccarà e chemin de fer in famiglia.
Al di là del fatto che sia comunque complicato fare qualcosa a gennaio che incida davvero sulla squadra.
Ma c’è almeno un’esigenza particolare che le 5 grandi della Serie A proveranno a sanare in questa sessione. Eccole una per una, sapendo che per tre di queste 5 la mossa può essere vitale per entrare in Champions, e sempre che riescano un’altra volta a difendersi dall’assalto al potere della Lazio.

JUVENTUS: Ovvio che rispetto alle altre non sarebbe esatto parlare di esigenza in sé per sé. A ben guardare però c’è una debolezza nella Juventus, forse l’unica, per ora celata dall’ennesima annata monstre di Chiellini. Non è un caso che il capitano della Nazionale sia stato proprio il cucciolino gestito con cure più amorose possibili da Allegri: perché avanti Cristiano sarà insostituibile, ma di compagni all’altezza ne ha; a centrocampo i ricambi sono vari e differenti; in difesa invece la solidità del Chiello non la garantisce nessuno. E anche se le cifre della difesa juventina sono migliorate sensibilmente, tuttavia quando Chiellini non c’è il cambio è evidente, e lo è ancora di più se la sua assenza si accompagna per esempio alla presenza di Benatia. Comprare per comprare non ha ovviamente senso, perché con Bonucci, Benatia e Rugani i ricambi a livello quantitativo ce li hai. Munirsi per il presente o premunirsi per il futuro può probabilmente essere la via: e questo vuol dire andare su Diego Godin. L’operazione in stile parametro zero di Paratici è già avviata, servirebbero non meno di 6 milioni di € all’anno (minimo), e ci sarebbe da battere l’amore per l’Atletico e l’assalto del Manchester United. Non è probabile, ma è possibile. E il premio sarebbe doppio: perché portare via anzitempo un Godin in scadenza significherebbe minare l’Atletico prossimo avversario di Champions alle sue fondamenta, attentando alla devozione del proprio capitano.

INTER: La rosa non sarà forte come quella della Juve, ma è completa dal punto di vista numerico. Sta mancando soprattutto l’apporto qualitativo di Nainggolan, e in generale la capacità offensiva di creare palla a terra, tolto il rendimento di Politano. E occhio allora a un nome già trattato in estate da Ausilio, e poi colpevolmente abbandonato: Josip Ilicic, uno dei pochi con l’Atalanta capace di mettere sotto la Juve in questa metà stagione (finché è stato lasciato in campo). A Bergamo ovviamente non lo mollerebbero con piacere, ma è evidente come possa essere l’ultima occasione per lo sloveno per assaporare il grande calcio. E lo spazio nell’Inter ci sarebbe: pensate a un Icardi finalmente innescato palla a terra con assist a seguire, anziché con cross impossibili da arpionare in mezzo a difese schierate.

NAPOLI: Milik si è sbloccato, e se il polacco durerà allora in avanti la situazione è a posto. E anche il ripescaggio di Maksimovic, ambivalente al centro e a destra, risolve i problemi in difesa. Manca allora al Napoli l’apporto del centrocampo sottoporta: non è che in mezzo vada male, ma stanno mancando i gol degli incursori, anzi sta mancando proprio la presenza di un incursore da quando Hamsik è ormai definitivamente in posizione playmaker. Solo 9 i gol arrivati dal centrocampo: il settimo centrocampo per reti segnate, dietro anche la Fiorentina, che pure ha i suoi bei problemi per trovare la porta. E proprio dai Viola potrebbe arrivare il nome giusto: il Napoli è in fase esplorativa per Veretout, uno che darebbe aiuto anche sui calci piazzati. Trattativa molto costosa, ma De Laurentiis già in passato ha dimostrato di saper fare lo sforzo a gennaio.

MILAN: In casa rossonera i problemi invece si sprecano, ma alla fine la questione si riassume nei limiti di rendimento, perché la rosa sarebbe anche varia, infortuni permettendo. Sta mancando il costruttore di gioco, ma quello non è facile da trovare, mentre paradossalmente può essere più semplice trovare gol e creatività in fase offensiva. Quella che sta colpevolmente non fornendo Calhanoglu, per intenderci. Ma il Milan avrà Paquetà, e se il brasiliano sarà subito performante allora la nuova presenza sarebbe subito evidente. Mancherebbe però un interno capace di raccordare il gioco e aiutare la manovra offensiva. Attenzione al lavoro intrapreso già quest’estate con il Torino per Baselli: i granata non sarebbero in principio totalmente contrari a un prestito con un importante diritto di riscatto, qualora sia legato anche a delle garanzie sulle presenze. E probabilmente il Milan non potrà permettersi molto di più.

ROMA: tra le tante cose che non hanno funzionato per i giallorossi, c’è il flop della difesa. Se Manolas sta provando a riprendersi, Fazio dall’altro lato sta completamente controbilanciando l’incredibile stagione 2017-18. I difensore centrali sono la merce più rara, chi ce li ha se li tiene o li vende a tantissimo, per questo è difficile che la Roma riesca fino alla fine a portarsi dal Porto il 20enne brasiliano Eder Militao, già protetto da una clausola da 50 milioni. Anche l’Atalanta è una bottega cara, ma il rapporto è già consolidato: e le relazioni per Gianluca Mancini hanno già mesi di vissuto alle spalle. Anche quello è un affare da troppi zeri per essere intrapreso senza un precedente finanziamento, magari provvisto dalla cessione di Pastore…

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