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Un anno dopo, Castrovilli. La sofferenza del passato e il futuro incerto nella Fiorentina
Prima di ieri, era il 14 maggio 2023 quando Gaetano Castrovilli gonfiava per l'ultima volta una rete avversaria. E da quella partita contro l'Udinese alla trasferta amara di Verona, per tutti ma forse per lui un po' meno, il passo non è stato poi così breve. Quasi un anno dopo, passando attraverso un'altra operazione al ginocchio forse persino più dolorosa da sopportare a livello emotivo che non sul piano fisico, rieccolo esultare per un gol, a corredo di un'ottima prestazione.
Nel mezzo c'è stata anche una mancata cessione estiva al Bournemouth per circa 15 milioni di euro, un addio che avrebbe potuto portare Baldanzi a percorrere il breve tragitto da Empoli a Firenze. Ma la storia dice che al momento delle visite mediche con gli inglesi sono emersi nuovi problemi a quel già travagliato ginocchio. Tanti mesi di buio, mediatico soprattutto, finché non è rientrato ed ha pure segnato. Davanti rimane sempre quel contratto a crescere in scadenza il 30 giugno prossimo, mai rinnovato e anzi secondo i più destinato ad essere portato fino alla scadenza. Oggi però, siamo certi, avrà altri pensieri.
Ripenserà ai mesi di sofferenza e di dubbi, in cui ha trovato un conforto speciale dalla famiglia. Lo ha ammesso lui stesso: “Sono stati due anni in cui sono stato tanto sfortunato ma sono tornato grazie alla famiglia, alla società e ai compagni. Sono contento per il gol e la dedica va tutta al mio piccolo bambino. In questi mesi è stata la mia forza e la mia rinascita”.
Nel mezzo c'è stata anche una mancata cessione estiva al Bournemouth per circa 15 milioni di euro, un addio che avrebbe potuto portare Baldanzi a percorrere il breve tragitto da Empoli a Firenze. Ma la storia dice che al momento delle visite mediche con gli inglesi sono emersi nuovi problemi a quel già travagliato ginocchio. Tanti mesi di buio, mediatico soprattutto, finché non è rientrato ed ha pure segnato. Davanti rimane sempre quel contratto a crescere in scadenza il 30 giugno prossimo, mai rinnovato e anzi secondo i più destinato ad essere portato fino alla scadenza. Oggi però, siamo certi, avrà altri pensieri.
Ripenserà ai mesi di sofferenza e di dubbi, in cui ha trovato un conforto speciale dalla famiglia. Lo ha ammesso lui stesso: “Sono stati due anni in cui sono stato tanto sfortunato ma sono tornato grazie alla famiglia, alla società e ai compagni. Sono contento per il gol e la dedica va tutta al mio piccolo bambino. In questi mesi è stata la mia forza e la mia rinascita”.
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