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Un pomeriggio perfetto: l'Inter mette il turbo contro il Genoa. Patto Scudetto no, obiettivo sì
Mai come nel pomeriggio di San Siro i fatti e misfatti di Suning, che hanno portato a risvolti molto seri nelle ultime ore in Cina, sono sembrato così lontani. L'Inter si è sbarazzata con una facilità quasi sorprendente di un Genoa comunque impoverito in buona parte anche dalle assenze imposte - per così dire - dall'imminente derby nel turno infrasettimanale, ed ha messo la freccia in testa alla classifica, lanciando un messaggio chiaro alle rivali: l'Inter questo Scudetto vuole vincerlo, eccome. E ci crede, come testimoniato nel post-partita dalla sua guida, quel Conte che si sta riprendendo a suon di risultati il favore della sua piazza. La sua squadra ha messo il turbo, e l'ha fatto sin da subito: tempo trenta secondi, poco più, ed era già Lukaku. Il belga è stato protagonista assoluto ancora una volta, con una prestazione da migliore in campo che altro non fa se non cementare le certezze di questo gruppo. Che si chiamano anche Matteo Darmian: chiamato a sostituire Hakimi, è riuscito a non farlo rimpiangere e ad andare pure in gol. È probabilmente lui il volto-tipo di questa Inter che ormai non si nasconde: a questo punto non può fare altro che provare a vincere lo Scudetto, nonostante Conte neghi ogni sorta di patto e faccia ancora riferimento al gap con la Juve. Che sì, oggi c'è, e sono 10 punti.
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