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Bentornato derby della Mole. Fra il tabù del Toro e la voglia bianconera di Champions

Bentornato derby della Mole. Fra il tabù del Toro e la voglia bianconera di ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 13 aprile 2024, 00:53I fatti del giorno
di Luca Bargellini

Torna protagonista il derby della Mole, fra Torino e Juventus al 'Grande Torino, in Serie A. Una sfida che per gli uomini di Ivan Juric vale sia sul fronte della classifica che su quello della pura e semplice rivalità cittadina dato che, dal 1995 ad oggi, di vittorie ne è arrivata solo una. Per la Vecchia Signora di Massimiliano Allegri, invece, servirà per tenere a debita distanza un Bologna sempre più ambizioso e pronto a dare tutto per una storica qualificazione in Champions League.

"All'andata fu un primo tempo equilibrato - ha raccontato Juric nel corso della conferenza stampa della vigilia -, poi nella ripresa la sbloccarono sui piazzati e quando vanno in vantaggio hanno grandi strappi in ripartenza. Loro variano un atteggiamento aggressivo e un altro dove sono più compatti: dovremo ribaltare l'azione e avere qualità tecnica e lucidità per segnare. [...] L'importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. Siamo in un grande momento, mai così bene nel gioco, e possiamo farcela. A Genova mi è successa una cosa simile da giocatore, poi il primo derby vinto in modo sporco non ci siamo mai fermati. Vogliamo questo senso di crederci [...] Anche in altri derby avevamo grande carica: abbiamo fatto ottime sfide con il neo dei calci piazzati, ne abbiamo persi tanti sotto questo aspetto. La carica non può essere più grande di prima".

"Quando si vince si sta meglio questo è sicuro - è invece uno stralcio delle parole di Allegri - . Mancano 7 partite di campionato più la semifinale di Coppa, perciò ci sono 30/35 giorni da vivere con passione per centrare i nostri obiettivi. E' ancora lunga, ci sono tante squadre in lotta e domani vogliamo fare un passettino avanti per continuare quello che abbiamo fatto con la Fiorentina. [...] Io tengo sempre in considerazione le critiche e le ascolto per prendere degli spunti. Con la Fiorentina abbiamo avuto fino al 65' nessun tiro in porta. Abbiamo perso una palla con Rabiot e c'è stato un tiro verso Szczesny. Poi al 72' il primo vero tiro. Stiamo cercando di migliorare il possesso. Ci sono anche momenti della stagione, ora i punti pesano di più. Sapevamo dell'importanza della partita, quando ti annullano poi tre gol, ci sono anche delle preoccupazioni, quindi ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Dobbiamo migliorare. Le critiche le accetto e vanno accettate soprattutto quando sono ben fatte. [...] Il derby? Essere già al pari di una leggenda come Trapattoni, che ho avuto il piacere di lavorarci a Cagliari, mi fa enorme piacere e mi riempie di gioia. Il fatto di essere a 30 giorni dalla fine con due obiettivi da raggiungere, ti crea adrenalina, ti fa desiderare le cose. Bisogna cercare di desiderare queste vittorie, ci porteranno alla Champions. Perché l'anno prossimo dovrà essere una stagione meravigliosa, quando giochi in Champions c'è un'altra atmosfera. Poi la Coppa Italia perchè la Lazio è un'ottima squadra e lì sarà molto complicato".

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