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Mancini graziato: solo una multa dopo l'esultanza con la Lazio. Abodi spiega

Mancini graziato: solo una multa dopo l'esultanza con la Lazio. Abodi spiega
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mercoledì 10 aprile 2024, 00:38I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

"Il Giudice Sportivo dott. Gerardo Mastrandrea, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell'A.I.A. Carlo Moretti, nel corso della riunione del 9 aprile 2024, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate: " " " N. 90 SERIE A TIM Gara Soc. ROMA – Soc. LAZIO del 6 aprile 2024 Il Giudice Sportivo, ricevuta dalla Procura federale la documentazione richiesta da questo Giudice con C.U. n. 206 pubblicato in data odierna, comprensivamente degli atti dell'indagine aperta d'ufficio sugli eventi del post-gara e in particolare relativi al comportamento del calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma); delibera di sanzionare il calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma) con l'ammenda di € 5.000,00 per avere sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria durante i festeggiamenti post-gara sotto la propria curva". Con questo comunicato il giudice sportivo ha chiuso il caso relativo a Gianluca Mancini, difensore della Roma, relativo alla sua esultanza dopo il triplice fischio della sfida contro la Lazio. Graziato il centrale giallorosso, che aveva esultato sventolando un bandierone offensivo nei confronti dei biancocelesti.

Le parole di Abodi.
"Il Giudice sportivo si è espresso sulla base della normativa esistente. Credo che si debba contrastare, in maniera sempre più significativa, la maleducazione e la mancanza di rispetto che arriva fino alla forma estrema dei cori, anche razzisti". A dirlo è Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, a margine dell'incotnro Misure e opportunità a supporto dello sport. "La maleducazione spesso viene declassata in goliardia ma per me rimane un fattore importante e vale indipendentemente dal colore delle maglie. Serve perentorietà ed è una partita che dobbiamo giocare con una sola maglia, quella del decoro di tutti".

Chiaro il riferimento al caso Gianluca Mancini, ma le polemiche stanno allargandosi anche per i riferimenti razzisti nei confronti di Guendouzi da una parte e Lukaku dall'altra. "Il calcio è lo specchio della società ma ho sempre pensato che dovesse essere lo specchio della parte più luminosa e non quella opaca. Dobbiamo porci il problema sistematico di migliorare; sbagliare è umano, l'importante è riconoscerlo e crescere indistintamente perché non esiste la doppia morale".

Una sentenza in piena controtendenza rispetto a quanto sostenuto stamattina dallo stesso Giudice Sportivo che aveva chiesto alla Procura di relazionare ulteriormente su quanto accaduto, pur non evidenziando il nome di Mancini. "Si invita, inoltre, la Procura Federale a relazionare, a titolo di supplemento, in ordine ad eventuali ulteriori fatti avvenuti e comportamenti tenuti dai tesserati al termine dell’incontro, disponendosi in ogni caso, a norma dell’art. 61, comma 1, ultimo periodo, CGS, l’inoltro degli esiti delle indagini eventualmente avviate d’ufficio, ai fini delle valutazioni e delle determinazioni finali spettanti a questo Giudice Sportivo in base alla competenza generale a decidere prevista dagli artt. 65, comma 1 lett. a), e 61, comma 1, CGS, nonché dall’art. 14, comma 1, lett. d) ed e) CGS CONI, trattandosi di eventi accaduti in occasione dello svolgimento della gara".

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