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Dubbi, salvezza, prospettive. De Rossi e la Fiorentina è un flirt che ha origini lontane

Dubbi, salvezza, prospettive. De Rossi e la Fiorentina è un flirt che ha origini lontaneTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Del Lungo
sabato 4 luglio 2020, 08:00Il corsivo
di Simone Bernabei

La notizia è fresca, della tarda serata di ieri. E inevitabilmente ha fatto rumore. Daniele De Rossi e la Fiorentina, un'idea che torna a rimbombare nelle hall deserte degli hotel del calciomercato. Fra gli Emery, gli Spalletti e gli Juric, posto che la conferma di Beppe Iachini appare lontana anni luce, la dirigenza della Viola è tornata a flirtare con l'ex capitano della Roma. Ovviamente non più per il campo, visto l'addio al calcio giocato. L'idea c'è, il fascino pure. Ma inevitabilmente il tutto esporrebbe Commisso e gli altri a rischi difficilmente calcolabili. Per tutti o quasi, De Rossi è allenatore nato. Fatto e formato dagli anni ad alti livelli, se chiedete agli ex compagni tutti diranno che era già coach in campo. Ma fra il dire ed il fare... La Fiorentina, dopo due campionati ben al di sotto delle aspettative, ha bisogno di certezze. Ha bisogno di non sbagliare più, per dar seguito ai sogni di gloria che si alzano alti dal New Jersey ed echeggiano fino allo stadio Franchi. Che De Rossi sia ambizioso è fuori discussione, che sappia vivere uno spogliatoio anche. Ma come potrebbe reagire la già sollecitata piazza fiorentina ad una partenza ad handicap? Il tutto, lo sottolineiamo, mentre la squadra sta faticando fin troppo nel trovare punti per la salvezza e lo stesso De Rossi deve ancora prendere il patentino UEFA Pro. Tempistiche avverse in tal senso e pure l'eventuale deroga non è semplice da ottenere.

Il doppio assalto dello scorso anno - Il 26 luglio del 2019, l'ex centrocampista della Roma aveva scelto e firmato col Boca Juniors. Una decisione esotica ma che ben racconta l'animo dell'ex centrocampista: la Fiorentina era in fortissimo pressing, con la parte americana della dirigenza, con Daniele Pradé e soprattutto con Vincenzo Montella. L'offerta economica era lì, la vicinanza alla sua Roma (intesa come città) pure. Ma per Capitan Futuro l'idea di dover un giorno affrontare la maglia giallorossa era davvero impensabile. Il resto è logica conseguenza: meglio spostarsi dall'altra parte del globo, nella squadra che è sempre stata sogno e passatempo nei momenti liberi. Il Boca Juniors appunto. L'avventura alla Bombonera come tutti sanno non è andata come previsto, almeno nelle tempistiche. A gennaio arrivò l'addio agli Xeneizes e ovviamente la Fiorentina tornò a pensarci. In modo più discreto e meno pressante rispetto all'estate, ma il pensiero c'è comunque stato prima di scontrarsi con la volontà di dire basta col calcio giocato.

Ma i primi approcci sono ben più datati - La mente viaggia e i cassetti dei ricordi tirano fuori un altro, ben più datato, approccio. "Forse in passato, nella mia prima esperienza alla Fiorentina, c’è stato qualcosa". Parlava così, nel maggio 2019, il tecnico Vincenzo Montella. Spiegando, visto il favore del tempo passato, come la sua Fiorentina avesse provato a sondare il terreno con De Rossi già nel triennio 2012-2015. E oggi, oltre 5 anni dopo e con ben altre prospettive, la Viola continua a pensare, a sognare forse, l'arrivo di De Rossi in riva all'Arno. Un colpo ad effetto, in pieno stile Commisso.

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