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Esposito, Gatti e tanti altri. Quando giocare in Serie A non è necessario per esordire in Nazionale

Esposito, Gatti e tanti altri. Quando giocare in Serie A non è necessario per esordire in NazionaleTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 12 giugno 2022, 09:45Il corsivo
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Wolverhampton

In principio fu Raffaele Costantino. Era il 1929, giocava in Serie B con la maglia del Bari, e l'allora ct Vittorio Pozzo lo convocò in Nazionale senza che questo attaccante avesse mai saggiato la Serie A. La stessa cosa, più di 70 anni dopo, accadde a Massimo Maccarone: centravanti dell'Empoli, fu strappato all'Under 21 da Giovanni Trapattoni dopo l'infortunio di Christian Vieri e Maccarone - dopo esser andato a segno contro l'U21 inglese - sfidò anche la nazionale maggiore, entrando a gara in corso e procurandosi il rigore decisivo. Poi, nel 2012, ecco il turno di Marco Verratti: protagonista di una splendida stagione con Zeman, Immobile e Insigne in Serie B, il centrocampista pescarese che nel frattempo era stato acquistato dal PSG fa il suo esordio in maglia azzurra il giorno di Ferragosto: guarda caso, anche lui contro l'Inghilterra. E dopo vola a Parigi, dove gioca tutt'ora.

Costantino, Maccarone e Verratti, ovvero la Nazionale conquistata senza passare per la Serie A. Sembravano tre mosche bianche, ma in realtà con Roberto Mancini commissario tecnico la vicenda ha preso un'accelerata diversa e la lista si è praticamente triplicata. Perché Nicolò Zaniolo viene convocato dal ct appena trasferito alla Roma, nel famoso scambio con Radja Nainggolan: non era ancora sceso in campo con la maglia giallorossa ed ecco la chiamata dell'Italia che però, nel suo caso, non vorrà dire esordio. Quello arriverà solo a marzo, dopo che Zaniolo - anche grazie alla chiamata di Mancini - aveva trovato il suo spazio nella Roma. Sandro Tonali viene convocato per la prima volta all'inizio di un'ottima stagione a Brescia in Serie B, ma farà il suo esordio solo un anno dopo, con le rondinelle che da neopromosse stanno giocando in Serie A. Esattamente come accaduto, ma qualche anno prima, ad Alex Meret. Diversa invece la storia di Vincenzo Grifo: la sua carriera è nata e s'è sviluppata in Germania e Mancini lo ha chiamato dopo buone stagioni in Bundesliga.

Il vero exploit è però arrivato negli ultimi gironi perché Mancini, che in tre partite ha fatto esordire ben quattro giocatori che la Serie A non l'hanno mai vista, ha ora l'esigenza di andare a trovare talento ed elementi di prospettiva per l'Italia vedendo ovunque, anche dove i club di Serie A vedono dopo. Il caso più eclatante è quello di Wilfried Gnonto, andato via due anni fa dal settore giovanile dell'Inter per giocare (e vincere) con lo Zurigo. Poi ci sono i protagonisti dell'ultima Serie B: Alessio Zerbin e Federico Gatti arrivano a giocare con la maglia azzurra dopo un'ottima stagione a Frosinone, per Salvatore Esposito invece è stata la SPAL il trampolino di lancio. La speranza, come accaduto spesso in passato, è che la Nazionale possa essere per loro l'inizio di una carriera ai massimi livelli: ne hanno bisogno loro e ne ha bisogno l'Italia.

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