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Da Piatek a Dzeko, scontenti e felici… Mea culpa su Balotelli!

Da Piatek a Dzeko, scontenti e felici… Mea culpa su Balotelli!TUTTO mercato WEB
mercoledì 2 ottobre 2019, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Il calcio è un gioco maledettamente sincero. Se fai bene, stai bene, se fai male, stai male, anzi malissimo… In questa prima fetta di stagione, ci sono tanti (presunti) campioni tristi e altri (ritrovati) campioni che prigionano gioia da tutti i pori… E’ il bello (e il brutto) del calcio. Partiamo dal polacco più amareggiato al mondo… Mentre il collega Lewandowski fa incetta di gol, lui, il Pistolero, spara a salve… Dopo una stagione da 30 gol totali (19 con il Genoa, 11 col Milan), Piatek si è involuto a tal punto da non sembrare più un goleador. In campo si danna l’anima per fare qualcosa di buono ma la scintilla non si accende mai… Attenzione, le colpe non sono tutte sue. Lui è un bomber, uno che pascola in area di rigore, che pensa a segnare, non tanto al dialogo con i compagni. Fa parte della specie degli Icardi, non dei Quagliarella. Peccato che, il suo allenatore (sempre che Giampaolo rimanga a lungo il suo allenatore), preferisca l’attaccante che gioca con la squadra e finalizza insieme alla squadra. Bel problema…
Ha tanti problemi anche Bernardeschi. Neppure con Mandzukic relegato a pacco postale e con Douglas Costa ai box, l’ex viola ha spazio nella Juventus. Al suo terzo anno in bianconero, rischia di passare la stagione a guardare gli altri. Sarri lo vede come centrocampista. Peccato che, alla Juventus, ci siano più centrocampisti che steward all’Allianz Stadium. Lui si sente un grande giocatore ma, in campo, vanno gli altri. A 25 anni e con un Europeo alle porte, si sta perdendo. Speriamo di non dover, un giorno, proferire la classica frase: “Peccato, aveva tanto talento…”.
Non so se Milik abbia tanto talento ma, sicuramente, ha tanta sfiga… Ogni volta che scalda i motori, c’è qualcosa che si inceppa (sembra la Mclaren di Alonso della scorsa stagione di F1). Come attaccante è buono ma, più resta fuori per infortunio e più quell’altro, Llorente, si prende applausi e gol. Per sua fortuna, Ancelotti è un allenatore che non dimentica nessuno. La speranza è che la sfiga decida di non tormentarlo all’infinito…
Inserisco tra gli scontenti anche Zaniolo. Il ragazzo ha stoffa (tanta) ma, con Fonseca, non basta essere solo bravi. Che il carattere fosse fumantino lo si sapeva dai tempi delle giovanili con l’Inter. Tutti dicono che “… è giovane, avrà il suo spazio.

Deve crescere con calma”. Le stesse parole che hanno utilizzato con Bernardeschi per anni…
Passiamo agli euforici… Beh, devo essere sincero. Su Balotelli (massacrato dal sottoscritto per anni) mi devo ricredere. Super Mario si sta calando nella mite Brescia con grande spirito di sacrificio. E’ dimagrito, è sorridente e fa pure gol. Bravo Balotelli, non me l’aspettavo. Chiaramente il difficile arriva adesso ma l’inizio è da applausi (sinceri). E dire che l’ho dato per finito così tante volte… Forse è davvero un supereroe o, più probabile, capisco poco io di calcio…
Passiamo a quel bosniaco che doveva andare all’Inter. Conte ci aveva visto lungo. Uno come Dzeko serve sempre… L’ha capito Fonseca e anche in fretta. Gol pesanti, giocate magiche e una leadership silenziosa ma tangibile. Con un Dzeko in siffatte condizioni fisiche e mentali, la Roma può sognare in grande. Marotta si starà mangiando le maniche e pure i polsi… Bastava qualche milioncino in più…
Alzi la mano chi credeva in un Sensi tanto efficace con la casacca nerazzurra… Io l’ho intervistato, lo conosco… Ha sempre avuto mezzi tecnici raffinati ma il ragazzo sta esagerando. Gioca con una personalità impressionante, segna reti pesantissime e, quando la palla scotta, non ha problemi a farsi trovare. Felicissimo pe lui… E’ italiano, ha ampi margini di miglioramento e se lo merita… Ecco, evitiamo paragoni con Iniesta e Xavi ma ha intrapreso il sentiero che porta all’eccellenza…
Chiudo con un bianconero: Matuidi. La vita del calciatore è stramba. Un giorno sei sul mercato e l’altro diventi il perno della squadra del tuo allenatore. Matuidi è passato da più che probabile partente a giocatore insostituibile per Sarri. Incredibile? No ma, sicuramente, la sorpresa è notevole. Attenzione, parliamo di un Campione del Mondo, non dell’ultimo della pista e, soprattutto, di un giocatore che, finalmente, si è riposato durante l’ultima estate. Con le batterie ricaricate, ha ripreso a correre e correre e correre… Ed è felice come non mai!

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