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Siamo i numeri uno nel complicarci la vita e rovinarci lo spettacolo… Poi arriva Sergio Volpi

Siamo i numeri uno nel complicarci la vita e rovinarci lo spettacolo… Poi arriva Sergio VolpiTUTTO mercato WEB
mercoledì 20 marzo 2024, 08:36L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Ormai sono prossimo al mezzo secolo su questo pianeta. Di fatto, quattro decenni trascorsi con la passione, viscerale, per il mondo del pallone. Mi ritengo fortunato. Ho visto Maradona, ho intervistato Messi… La mia passione è il mio lavoro e viceversa. Gli scoop sono sempre stati molto ricercati ma, quando la carta stampata imperava, non era affatto facile farne uno. Tuttavia, c’era tanto altro di cui parlare, soprattutto di calcio giocato. L’arrivo di internet ha dato uno scossone importante con “news in tempo reale” e, quindi, la necessità di avere sempre più cose da raccontare… Infine, ecco i social che hanno trasformato l’informazione in battibecchi continui e giudizi sprezzanti.
Al giorno d’oggi, ciò che fa notizia sono “questioni che con il calcio hanno poco a che fare”. L’inchiesta sulla Juventus, l’indagine in casa Milan, le (presunte) offese di matrice razzista di Acerbi a Juan Jesus. Sono trend topic che fanno breccia nel cuore di tutti, siano essi tifosi o meno. Tematiche trasversali che danno, a chiunque, l’opportunità di dire la propria verità, inconfutabile e inapprensibile.
Sono anni che ritengo che gli italiani siano i migliori in assoluto nell’arte di complicarsi la vita e rovinare lo spettacolo.

Siamo fatti così, è nella nostra indole. Ci piace il “caso” perché ci permette di alzare la nostra voce, magari sapendo poco o nulla dell’argomento ma, l’importante, è poter digitare il proprio inappuntabile pensiero. Non c’è modo di uscire da questo circolo vizioso, ne facciamo parte tutti quanti. Un tempo, per disintossicarmi da tematiche pesanti, andavo a vedere qualche partitella in provincia tra bambini. Oggi non è così semplice, soprattutto se ti imbatti in genitori “ultimo stampo”, ovvero senza freni inibitori e pronti a tutto pur di vedere il proprio figlio protagonista e vincente…
Tutto questo pippone per arrivare a dire che, forse, il calcio non è mai stato un gioco. Se lo fosse, sarebbe portatore di gioie e delusioni ma essenzialmente di natura sportiva. Non è così e non lo è da tempo. Per fortuna poi ti capita di fare due chiacchiere con Sergio Volpi, ex centrocampista dai piedi educati, all’evento di lancio della collezione Topps Match Attax dedicata a Euro 2024, che ti svela il perché lui e Paolo Poggi sono diventate le due figurine introvabili del leggendario mini album tascabile della Dolber del 1997. Completando l’album (le figurine erano presenti all’interno di singole chewing-gum di colore rosa), si vincevano premi importanti, tra cui palloni e maglie ufficiali. Il problema? L’album non si completava mai perché, appunto, non si trovavano le figurine di Sergio Volpi e Paolo Poggi… Ci sono state interrogazioni parlamentari sulla questione (in effetti pare che la Dolber abbia distribuito 2000 premi) ma, il buon Sergio Volpi, mi ha illuminato con la sua risposta: “Sul mio telefono ho una foto in cui ci sono anche io come figurine nell’album ma è vero che tanti mi chiedono ancora i soldi per pagare il dentista per le tante gomme da masticare che hanno masticato per trovarmi”. Anche in questo caso, ci siamo rovinati… i denti però!

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