Andrea Errico, il tuttofare capitolino che ama i rapper e i trottolini spagnoli
Se Andrea Errico, centrocampista classe 1999, bazzica da anni nella prima squadra del Frosinone un motivo ci sarà. Allo stesso tempo, se nella passata stagione i ciociari hanno scelto di tenerlo in Primavera, anche da fuori quota, a differenza di altri coetanei, significa che il ragazzo ha dei valori da continuare a tenere sott’occhio. Personalità e duttilità in mediana, tanto per cominciare. Piedi fini e, all’occorrenza, anche una buona dose di cazzimma che, a certi livelli, non guasta mai. Avere un giocatore così in squadra significa essersi assicurati un leader spirituale e tecnico. Se n’è accorto, durante il ritiro, anche il tecnico Alessandro Nesta che, nelle prime amichevoli gli ha dato spazio: 45’ nel successo contro l’Amatrice, circa mezz’ora nella partita successiva con la Cantalice e pochi minuti contro Rieti e Lecce. Test buoni a iniziare la stagione col piede giusto.
Un paragone scomodo - Nel gioco del “Chi ci ricorda”, proposto nelle schede confezionate da La Giovane Italia, si mette a paragone l’under 19 in questione con un illustre, ben più noto ed esperto collega. Possibilmente già “esploso” nel panorama internazionale. La iattura di Errico è che il “sosia” in questione si chiami Andrés Iniesta. È un gioco, logicamente, ma il paragone serve a far capire con che tipo di materia abbiamo a che fare. Perché magari il ragazzo capitolino non sarà mai all’altezza di “don Andrés”, ma alcune caratteristiche lo avvicinano al campione spagnolo: la qualità, dicevamo, e la grande intelligenza tattica. In campo poi, denota una grande predisposizione a essere un leader. Da valutare se manterrà le stesse credenziali, ora che il mondo del calcio giovanile ha dovuto metterlo definitivamente alle spalle per questioni anagrafiche.
L’“altro” Errico - Spesso si commette l’errore di considerare i giovani virgulti del calcio italiano (ma non solo) esclusivamente come dei giocatori. E in quanto tali calati solo ed esclusivamente nel pianeta calcio. Non è così. Sotto il fisico da atleta, “dentro” la maglietta della partita, pulsano pure altre passioni. Errico, ad esempio, è un amante dei rapper, in particolar dell’artista salernitano Capo Plaza. Il calcio, tuttavia, resta la sua più grande aspirazione. A chi s’ispira? Manco a dirlo proprio a Iniesta. Ma l’ex fenomeno del Barcellona non è l’unico giocatore a captare le attenzioni del centrocampista del Frosinone. Il secondo idolo calcistico è Isco. Un altro che con il pallone ci sa fare parecchio. Gusti “difficili” e tanta voglia di continuare a emergere: Andrea Errico vuole provarci con tutte le proprie forze.