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Carosso, il baby d'oro ha stregato Gilardino. Ed è già uomo-mercato

Carosso, il baby d'oro ha stregato Gilardino. Ed è già uomo-mercatoTUTTO mercato WEB
sabato 18 aprile 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Convincere un campione del mondo a scommettere su di te, alla prima esperienza nel calcio dei grandi e ancora minorenne, rappresenta un bel biglietto da visita per la carriera di qualsiasi aspirante calciatore. Alessandro Carosso può cominciare così il suo curriculum, dopo un 2019/20 che lo proiettato in orbita quasi senza accorgersene, regalandogli un esordio da sogno tra i professionisti e apparecchiando la tavola per un’estate da potenziale uomo-mercato.

“Gila-approved” - Alessandro ha compiuto diciotto anni nel febbraio scorso, ma alla voce “partite giocate da professionista” ha una casella già riempita da un bel numero 16, il totale di gare disputate quest’anno con la maglia della Pro Vercelli. Un’esplosione inaspettata, al termine di una gavetta che a tredici anni lo aveva portato anche a vestire la maglia del Torino, dopo gli inizi nel Barcanova. L’avventura in granata non è decollata, ma dopo una stagione di ritorno nella società di origine è arrivata la chiamata della Pro Vercelli, che lo ha preso nella stagione dell’Under 16 ritrovandoselo, due stagioni dopo, titolare in prima squadra. Carosso ha sfruttato al meglio il ritiro estivo, colpendo mister Alberto Gilardino a tal punto da essere confermato in pianta stabile coi grandi e venire lanciato nella mischia alla prima occasione. Il suo rendimento gli è valso un posto nella Top 20 del Ranking Serie C LGI, unico classe 2002 insieme a Tommaso Barbieri del Novara. Diciamo che si è visto di peggio come assaggio al calcio professionistico…

Come un veterano - Carosso si è imposto in Serie C in un ruolo delicato come quello del difensore centrale, che il ragazzo di San Mauro Torinese interpreta in chiave moderna grazie a un mancino educato, utilizzato per impostare l’azione e per lanciare lungo con grande precisione. Al primo anno tra i grandi non ha sofferto il confronto con gli attaccanti di categoria. Zero timori reverenziali, personalità e attributi da vendere e un “trattamento personalizzato” per ogni avversario diretto, spesso e volentieri limitato con grande senso dell’anticipo. Non un gigante dal punto di vista dei centimetri, ma comunque dotato di ottimi valori in termini di forza specifica, Alessandro impressiona per il modo di stare in campo. Senza la distinta sottomano non indovinereste mai la sua età anagrafica, ed è proprio per questo che il suo nome è già finito sui taccuini di alcuni club del campionato cadetto, che in estate potrebbero bussare alla porta della Pro Vercelli per ottenere informazioni sul conto del ragazzo. Nel cassetto del classe 2002 c’è anche l’obiettivo di una laurea in scienze motorie, unn traguardo da mettere nel mirino dopo un diploma in programma per l’estate 2021. Cullando nel frattempo un sogno quasi proibito fino a pochi mesi fa: quello di calcare i massimi palcoscenici del calcio italiano.

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