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Edoardo Corvi, in volo tra i grandi col Parma nel cuore e sulla pelle

Edoardo Corvi, in volo tra i grandi col Parma nel cuore e sulla pelleTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 21 aprile 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

In un Parma che è tornato sui palcoscenici che più gli competono, sta scalando le gerarchie un portiere che ha il gialloblù nel cuore e sulla pelle, e che è rimasto fedele ai colori anche ai tempi bui del declassamento in Serie D. Edoardo Corvi è un numero uno per vocazione, nonostante gli inizi da centrocampista della sua storia calcistica. Ma ben presto è riaffiorata quell’indole naturale che lo portava fin da piccolo a tuffarsi per parare i tiri dei nonni e che, al termine del suo percorso nelle giovanili, lo ha lanciato dritto in prima squadra.

Cuore gialloblù - Partito nella scuola calcio del Felino, nome propiziatorio per diventare un vero gatto tra i pali, Corvi è arrivato al Parma nel 2011 e da quel momento la sua carriera è stata tutta a tinte gialloblù. Un doppio orgoglio per un ragazzo che fa il tifo per la squadra della propria città e che nei suoi trascorsi ha messo in bacheca vari trofei e premi individuali, su tutti il Premio “Mallozzi” come miglior giovane promessa di Parma e provincia, vinto tra gli altri anche da Alberto Cerri. Una trafila che lo ha visto sfiorare lo Scudetto Under 15, perso ai supplementari contro l’Inter nel 2015, poche settimane prima del fallimento del club. La ripartenza dai dilettanti, però, non ha scalfito il legame di Edoardo coi suoi colori del cuore. La scelta di restare a Parma è stata ripagata da un cammino culminato con l’ingresso nel gruppo della prima squadra, della quale ha ricoperto il ruolo di terzo portiere dopo l’infortunio di Sepe prima dello stop ai campionati del marzo scorso. Una crescita esponenziale la sua, non a caso premiata con la convocazione per lo stage dell’Italia Under 19 dello scorso gennaio, la prima chiamata in azzurro dopo quella con l’Under 17 Lega Pro.

Maturità in campo e fuori - Corvi è un portiere moderno, e non è un caso che il suo idolo sia proprio quel Marc-André ter Stegen che a tratti ricorda per il modo di stare in campo. Reattivo e esplosivo tra i pali, bravo nella lettura delle situazioni e dotato di grande sensibilità nel gioco coi piedi, il classe 2001 rappresenta spesso e volentieri la prima fonte per la manovra della sua squadra. Un aspetto, quello dell'abilità nella gestione del pallone con entrambi i piedi, che mette ulteriormente in risalto la personalità di un ragazzo che si esalta proprio nelle situazioni apparentemente più spinose. In questo senso, la capacità di farsi scivolare addosso gli errori rappresenta un’aggiunta importante al bagaglio caratteriale del portiere gialloblù, una dote non di poco conto per un diciannovenne alle prime esperienze nel calcio dei grandi. La quarantena forzata ha rappresentato l’occasione per continuare il programma di lavoro mirato all’irrobustimento fisico e per preparare il primo, grande obiettivo dell’estate: il diploma di ragioneria, da conseguire prima di lanciarsi verso quella che potrebbe essere la stagione del salto tra i professionisti

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