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Circati: "Il giorno della festa in città era puro caos. I nostri successi possono regalare un sorriso alla gente"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 14 giugno 2024, 20:18Interviste
di Tommaso Rocca
per Parmalive.com

Circati: "Il giorno della festa in città era puro caos. I nostri successi possono regalare un sorriso alla gente"

Alessandro Circati è tornato a casa sua, a Perth, dove è sceso in campo con la nazionale Australiana, nella gara vinta per 5-0 contro la Palestina. Per l'occasione il Perth Soccer Club, squadra dove Alessandro ha mosso i primi passi, ha ospitato il difensore crociato nella puntata settimanale del podcast. Circati è tornato a parlare della grande festa per il ritorno in Serie A del Parma: “Abbiamo festeggiato tanto. La prima volta con la promozione, poi quando abbiamo vinto il campionato e poi a fine stagione. Il giorno che abbiamo centrato la promozione giocavamo in trasferta a Bari. Quando siamo tornati a Parma siamo atterrati in aeroporto, c’erano duemila persone e pioveva. Non riuscivamo a passare con il pullman e quindi siamo usciti sotto la pioggia a cantare due cori, sventolare bandiere e fumogeni. Poi siamo andati nel centro città con il pullman, abbiamo attraversato un corridoio in mezzo ai tifosi e siamo arrivati in un ristorante che aveva un balcone che dava sulla piazza con tutta la gente. La domenica successiva abbiamo giocato la gara per chiudere il campionato al primo posto. Eravamo in dieci dopo 10 minuti, ci serviva un pareggio o una vittoria. Loro hanno sbloccato la gara con un gran gol ma poi abbiamo pareggiato, è finita 1-1. C’è stata la festa, abbiamo alzato il trofeo, le famiglie ci hanno raggiunto sul campo. Sono ricordi che porterò con me per sempre. Dopo la partita c'è stato il corteo in mezzo ai tifosi e c’era ancora più gente, veramente tantissima. Il mercoledì della promozione era l’una di notte, sotto la pioggia, ci saranno stati cinquemila tifosi. Quel giorno invece abbiamo vinto il trofeo in casa nostra, lo stadio era esaurito, le strade colme di gente, era puro caos, si percepiva la gioia dei tifosi. Infine una settimana dopo abbiamo giocato l’ultima gara, tutti eravamo ancora entusiasti, abbiamo giocato con meno pressioni. E ci siamo fatti una vacanza insieme, ce la siamo meritata".

Il tifo in Europa, passionale rispetto a quello australiano: "Magari la stessa persona che prima ti criticava poi mesi dopo viene a ringraziarti. Gioco perché è ciò che mi piace fare e perché voglio vincere, ma poi realizzi che questo può regalare un sorriso, puoi rendere fantastico un anno ai tifosi".

Il rapporto con la pressione: “La pressione è parte del lavoro, come ogni lavoro ci sono dei pro e dei contro. Vieni giudicato per tutto ciò che fai, ma quando fai bene vieni premiato e questo ti stimola a cercare di far ancora meglio. Quando sbagli invece è normale non sia così, anche io da piccolo giudicavo le prestazioni dei giocatori, le critiche non vengono fatte per cattiveria ma per passione".

Nel calcio moderno, con il VAR è cambiato il ruolo del difensore: “Difendere ormai è diventato come dodgeball, non puoi più toccare gli avversari. Cerco di non andare troppo spesso in tackle, quando sei costretto ad intervenire significa che hai sbagliato. In area devi accompagnare l’attaccante lontano dalla porta, il tackle è l’ultima spiaggia, fuori area poi è diverso. In area con il VAR non devi toccare l’avversario, perché non sai come verrà percepita l’entità del contatto in tv, rischi di avere sempre un rigore contro. Il calcio sta diventando questo e mi adeguo, cerco di fare meno interventi possibile in area".

Sui primi mesi a Parma, ancora giovanissimo: “Probabilmente avere una famiglia italiana mi ha aiutato molto, posso immaginare quanto sia complicato per un ragazzo che non ha parenti nelle vicinanze e non sa parlare la lingua. Io avevo lì dei parenti, ho trascorso da loro il mio primo anno, e anche parlare la lingua mi ha permesso di fare subito amicizie in squadra. Bisogna sempre tenersi impegnati, quando sei da solo a casa rischi di finire in overthinking".