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Tunisia-Australia 0-1, le pagelle: Duke ripaga il ct Arnold. Broon e Drager travolti

Tunisia-Australia 0-1, le pagelle: Duke ripaga il ct Arnold. Broon e Drager travolti
domenica 27 novembre 2022, 06:34Qatar 2022
di Tommaso Maschio

TUNISIA-AUSTRALIA 0-1
23' Duke

TUNISIA
Dahmen 6- Sul gol non può nulla, troppo angolato il colpo di testa di Duke. Per il resto non trema e si fa valere nelle uscite. Aiutato nel compito anche da un’Australia che non tira praticamente mai in porta, gol escluso.

Bronn 5- Un po' centrale di desta, un po' terzino. L’Australia affonda sempre dal suo lato e il salernitano fatica a tenere a bada gli avversari anche per lo scarso aiuto del compagno di fascia. Dal 72’ Kechrida 6- Si vede che è un terzino di ruolo e infatti con lui in campo arrivano più rifornimenti dalla corsia di destra per gli attaccanti.

Meriah 6- Bene sui palloni alti e anche negli anticipi. Nel primo tempo cerca anche di costruire l’azione dal basso, ma i compagni non gli danno una mano. Sul gol di Duke è messo fuori tempo dalla deviazione di un compagno, ma è l’unica volta che perde il centravanti avversario.

Talbi 6- Bene negli anticipi sia sui palloni bassi sia su quelli alti. Anche lui si perde Duke sul gol, ma ha l’attenuante di una deviazione che cambia la traiettoria della palla. Nella ripresa soffre meno e nel finale prova anche la conclusione dalla distanza senza fortuna.

Drager 4,5- Costretto alla difensiva per quasi tutto il primo tempo non riesce a limitare la catena di sinistra australiana e ne viene travolto. Ha la migliore occasione del 1° tempo, ma non riesce a concretizzarla. Dal 45’ Sassi 5,5 - Prima esterno e poi centrale quando la squadra passa a quattro punte in avanti. Cerca di mettere ordine in mezzo e far valere il suo dinamismo riuscendoci a metà. Fa meglio del compagno che sostituisce anche perché l'Australia nella ripresa si chiude più sulla difensiva.

Skhiri 5- Si abbassa molto per costruire, ma nel primo tempo soffre moltissimo il pressing avversario e non riesce nel compito. Meglio nella ripresa anche se troppo spesso appare morbido negli interventi e perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo.

Laidouni 5- Nel primo tempo soffre tremendamente i dirimpettai dell’Australia non riuscendo praticamente mai a tenere palla in mezzo e impostare l’azione. Un po' meglio nella ripresa, ma fatica a organizzare la manovra dei suoi. Dal 66’ Khazri 5,5- Aumenta il peso dell’attacco e anche il livello qualitativo. Insidia costante per la difesa dei Socceroos nell’assedio finale anche se ha pochi palloni puliti per far male negli ultimi 20 metri.

Abdi 5- Gioca molto difensivo e inizialmente sbaglia poco nelle diagonali. Poi inizia a commettere diversi errori e per due volte, uno svarione nel primo tempo e una mancata copertura su Leckie nella ripresa, spiana la strada all’Australia. Nella ripresa si vede un po' di più in appoggio all’attacco.

Sliti 5- Il ripiegamento non è nelle sue corde e si vede, fatica a rincorrere gli avversari e non è lucido in avanti. Sale di tono nella ripresa rendendosi più pericoloso soprattutto nei duetti con Msakni. Da uno dei giocatori più dotati tecnicamente della Tunisia però ci si aspetta di più.

Jebali 6- Il più mobile davanti, svaria su tutto il fronte e prova a servire i compagni senza fortuna. Nel primo tempo è quello che ci crede maggiormente e crea i presupposti per un paio di palle gol. Lotta e corre anche nella ripresa al servizio dei compagni, ma non arriva mai al tiro. Dal 72’ Khnessi 5,5- Anche lui dà il proprio contributo nell’assalto finale cercando di aumentare il peso offensivo della squadra. Poche però le occasioni per punire una difesa australiana che occupa tutti gli spazi a ridosso dell’area.

Msakni 6,5- L'anima di questa squadra, l'uomo più pericoloso della squadra. Nel primo tempo va a strappi e si sveglia soprattutto nei minuti finali, mentre nella ripresa cerca di trascinare i suoi verso il pareggio senza però trovare grande aiuto nei compagni di squadra. Non si arrende fino al fischio finale che praticamente estromette la Tunisia dal Mondiale vista anche l'ultima gara contro la Francia.

Allenatore Kadri 5- Sbaglia la formazione iniziare lasciando le fasce in balia degli avversari e il centrocampo troppo sguarnito. Nella ripresa fa degli aggiustamenti per cercare di rimontare e chiude con quattro punte. Ma di gioco se ne vede molto poco con la squadra che si affida più alle fiammate singole.

AUSTRALIA (A cura di Pierpaolo Matrone)
Ryan 6,5 - Portiere dinamico, attento tra i pali. Nelle uscite non è pulitissimo, ma sempre efficace. Sufficienza abbondante comunque meritata perché si fa sempre trovare pronto.

Karacic 6,5 - Su e giù sulla corsia, solido dietro e propositivo al massimo in sovrapposizione in fase offensiva. Ottima prova del difensore del Brescia. Dal 75' Degenek s.v.

Souttar 6,5 - Una scivolata come una parata importante, insomma quasi un gol. Non sempre è attento, un paio di volte si fa prendere il tempo da Msakni, ma coi suoi 198 centimetri di testa le prende tutte.

Rowles 6 - Impreciso in più di un appoggio, tiene bene per un tempo e mezzo, poi nel finale soffre anche la stanchezza e regala un occasione alla Tunisia.

Behich 6 - Con Goodwin creare un bell'asse sulla sinistra. Combina con lui, solo negli ultimi minuti sbaglia qualcosa difensivamente.

McGree 6 - Di ruolo centrocampista, ma gioca praticamente da seconda punta e interpreta bene il ruolo, che lo favorisce nella ricerca degli spazi da attaccare. Dal 64' Hrustic 6 - Aiuta i compagni nella manovra di contenimento, specie negli ultimi assalti tunisini.

Mooy 7 - Tutti i palloni, anche quelli sporchi, cadono dalle sue parti e li gestisce bene, ripulendoli come una lavatrice e favorendo le ripartenze dell'Australia.

Irvine 6 - Si esibisce in una prova di aggressività. Prova sempre ad arrivare prima, anche a costo di spendere il fallo. Ma è l'efficacia che conta e a lui non manca.

Leckie 6,5 - Svaria su tutto il fronte, si abbassa anche per favorire la costruzione dal basso, si spende anche in fase di non possesso e sceglie i pertugi giusti in cui infilarsi.

Duke 7 - Stava per diventare un elettricista, poi il c.t. Arnold gli ha cambiato la vita lanciandolo nei Mariners. Dodici anni dopo dà la scossa e lo ripaga con il gol dei tre punti e la sua onnipresenza nell'area di rigore avversaria che crea più di un pensiero alla retroguardia tunisina. Dal 63' Maclaren 6 - Un paio di spiragli buoni, ma manca (di poco) l'appuntamento col gol in un paio di circostanze.

Goodwin 6,5 - A referto non c'è l'assist perché il suo passaggio per Duke viene deviato, ma poco importa perché il gol è anche merito suo. Fa il bello e il cattivo tempo sulla corsia mancina, poi perde lucidità nella ripresa.

Graham Arnold 7 - Altro che 4-3-3, piazza due due linee compatte a quattro, un sottopunta e un centravanti. E l'assetto è vincente. La sua squadra soffre poco, fa densità in mezzo e non permette alla Tunisia di sfondare. Anzi, a sfondare, sempre a sinistra, è proprio l'Australia, creando densità da quel lato, quello debole per i nodrafricani. Un qualcosa di studiato che porta al gol: la mossa della partita, che tiene in vita le chance di qualificazione agli ottavi.

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