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Addio a Maradona, Mauro: "Era umile. Come potevamo sgarrare noi pirla comuni?"

Addio a Maradona, Mauro: "Era umile. Come potevamo sgarrare noi pirla comuni?"
venerdì 27 novembre 2020, 12:04Serie A
di Claudia Marrone

Oggi dirigente, politico e commentatore sportivo, ma dal 1989 al 1993 un calciatore del Napoli, del Napoli di Diego Armando Maradona. Dalle colonne di Tuttosport, Massimo Mauro ha voluto ricordare El Pibe de Oro: "Diego aveva una generosità strabordante, una umiltà incredibile. Mai una parola fuori posto. Era l’uomo squadra per eccellenza. E capisci che se il più forte di tutti è anche il più umile, beh, allora come fai a sgarrare tu che sei un pirla e che devi ringraziare Dio per avere la fortuna di ritrovarti lì? Non c’è mai stata nessuna distanza tra lui e la “gente”, le persone normali: quelle che si alzano al mattino e vanno a lavorare per mettere il pranzo con la cena. Rappresentava la semplicità e aveva una capacità innata di stare con il popolo. Era leale e onesto, pur con tutte le sue contraddizioni. Chi fa il moralista con Diego è un cretino. Nel comportamento di Diego non c’è mai stato l’ interesse.

Purtroppo c’è stata una valutazione non seria delle sue condizioni, della dipendenza dalla cocaina. Questo è stato il rammarico più grande. Per uscire da certe situazioni servono professionisti, esperti. E comunque lui non ha mai chiesto di essere santificato. Ricordo una cosa straordinaria che diceva: «Io non ho chiesto all’Unicef di fare l’ambasciatore per i bambini, ma quando l’Unicef te lo propone, come fai a dire di no?». E qui c’è la pressione, in un certo senso, di tutto l’ambiente nei suoi confronti. Lui la viveva come una difficoltà, perché non si sentiva adeguato. Era un uomo sensibile, non un menefreghista".

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