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Alessio Riccardi, il "piccolo Pjanic" che ha fatto innamorare Mancini

Alessio Riccardi, il "piccolo Pjanic" che ha fatto innamorare ManciniTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 1 maggio 2019, 08:45Serie A
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Quando Roberto Mancini, uno che col numero dieci sulle spalle è stato capace di fare cose discrete nella sua carriera da calciatore, ti etichetta come “possibile dieci” dell’Italia del futuro, allora significa che nel tuo corredo genetico hai la fortuna di avere qualche cromosoma davvero speciale. Alessio Riccardi vuole dimostrare di avere quel qualcosa in più: lo ha fatto con la Primavera della Roma, culmine di una trafila nel vivaio che gli ha già permesso in salto in prima squadra. Ma, adesso, è tempo di farlo anche coi grandi. Magari in maglia azzurra, magari proprio sotto gli occhi di quel commissario tecnico che lo ha “sponsorizzato” e ha voluto vederlo da vicino nello stage appena concluso a Coverciano.

Regalo di compleanno – La due giorni di un’Italia più che mai giovane, quella disegnata dalle convocazioni del Mancio per questo stage primaverile, ha visto protagonisti ben cinque baby che non hanno ancora all’attivo nemmeno un minuto in Serie A. Tra questi c’è anche il centrocampista giallorosso, che ha festeggiato l’esordio coi grandi nella sfida di Coppa Italia contro la Virtus Entella senza però assaggiare il campo nella massima serie. Mezzala classe 2001, diciotto anni compiuti da meno di un mese e festeggiati alla grandissima con addosso la maglia azzurra dei grandi, Riccardi è una delle stelline più brillanti del firmamento giovanile italiano. Un’ascesa vertiginosa compiuta bruciando le tappe, imponendosi come uno dei perni della Primavera della Roma con un anno di anticipo (36 presenze e 8 reti da sotto età nel 2017-18) e come colonna delle giovanili azzurre (vicecampione d’Europa con l’Under 17 lo scorso maggio e titolarissimo con l’Under 19, con la quale darà la caccia al titolo continentale il prossimo luglio).

Piccolo Pjanic – Un ragazzo nato pronto, insomma, capace di esprimersi al meglio praticamente in tutti i ruoli del centrocampo. Viene impiegato con maggiore frequenza nel ruolo di mezzala, ma la grande tecnica e la capacità di dettare i tempi del gioco, unite all’abilità nel dribbling e alle doti di inserimento lo rendono efficace anche in cabina di regia e sulla trequarti. Un piccolo Miralem Pjanic verrebbe da dire, per la somiglianza non solo nel profilo tecnico ma anche dal punto di vista fisico e delle movenze con il bosniaco ex Roma e adesso in forza alla Juventus. Un ottimo tiro dalla distanza completa il pacchetto del centrocampista moderno, capace di mettere insieme già 16 reti in poco meno di due stagioni con la Primavera di Alberto De Rossi. “Ha grande tecnica e può ricoprire tanti ruoli, ma ancora dobbiamo conoscerlo bene”, ha detto di lui Mancini lunedì, a margine della due giorni di stage nella quale il c.t. ha avuto modo di averlo per la prima volta a disposizione. Riccardi incassa il complimento, ma sta già guardando avanti. Lo aspetta un finale di stagione che lo chiama ad essere ancora protagonista, prima di progettare l’ennesimo balzo in avanti della sua giovane carriera.

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