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Cagliari, alla scoperta del tridente di Zenga. E Pavoletti brucia le tappe

Cagliari, alla scoperta del tridente di Zenga. E Pavoletti brucia le tappeTUTTO mercato WEB
sabato 23 maggio 2020, 09:00Serie A
di Francesco Aresu

Nainggolan o Pereiro falso 9, Simeone e Joao Pedro a sfruttarne tecnica e geometria. Del nuovo Cagliari di Walter Zenga si sa poco, ma sembra proprio che una certezza ci sia: il tridente offensivo. Il tecnico arrivato a inizio marzo per sostituire Rolando Maran ha le idee chiare per quanto riguarda l’attacco e non appena il suo Cagliari riprenderà con gli allenamenti collettivi, uno dei focus sarà proprio sul nuovo schema. Una variante del classico 4-3-1-2 ormai nel dna rossoblù, dai fortunati tempi di Ballardini e Allegri in panchina, con Cossu a inventare sulla trequarti. Son passati dieci anni e più, ma in pochi hanno provato a modificare quel dogma tattico: già Maran dovette, a inizio stagione, cambierà le carte in corsa dopo l’infortunio di Pavoletti, inventandosi un tridente atipico con Nainggolan e Joao Pedro dietro Simeone, ma con molte licenze in zona offensiva. Ora toccherà a Zenga instillare il nuovo modulo, con il Ninja e Pereiro a fare il centravanti di manovra,‘aprendo spazi per gli altri due attaccanti. Sarà una mossa efficace, per ridare slancio ai rossoblù? Chissà, lo si vedrà quando finalmente si potrà tornare in campo.

PAVOLETTI - Restando in tema di attaccanti, uno che finora ha avuto soltanto problemi con la malasorte è Leonardo Pavoletti, il cui recupero dal secondo infortunio al crociato anteriore del ginocchio sinistro procede secondo programma. L’ex Napoli e Genoa è stato uno dei tre rossoblù autorizzati a recarsi ad Asseminello durante il lockdown, così da portare avanti le terapie. Ieri sera, durante una diretta Instagram, Pavoletti si è espresso sul momento attraversato: “Se i casi dovessero diventare tanti si dovrà trovare un piano B, però per me ora non servono leggi chiuse e rigorose come quella di quarantena collettiva in caso di un positivo. Il campionato diventerebbe uno schifo, se si riparte lo si deve fare con le regole giuste. C’è tanta voglia da parte dei giocatori di riniziare, il campo e lo spogliatoio mancavano dopo due mesi sul divano”. Regole certe, ma anche tanta voglia di tornare in campo: “ Sono ancora in differenziato, mi hanno spostato nella palestrina del settore giovanile col mio preparatore atletico, facciamo un altro percorso rispetto agli altri. Mi sto allenando forse di più di quanto non facessi prima, faccio più ore alla settimana e tante terapie. Sono totalmente distante dagli altri, ma vedo che si stanno rimettendo in moto in attesa di indicazioni per gli allenamenti collettivi”.

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