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Di Biagio e l'Under 21, perché è difficile non parlare di fallimento

Di Biagio e l'Under 21, perché è difficile non parlare di fallimentoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 25 giugno 2019, 12:27Serie A
di Ivan Cardia

"Non è un fallimento per me". Luigi Di Biagio saluta così l'Under 21, dopo l'eliminazione ai gironi dall'Europeo di casa. L'ex centrocampista non sarà più il ct della giovane Italia, e comprensibilmente difende il proprio operato. Peccato che, almeno a livello di risultati, sia difficile dire altrimenti. Devis Mangia aveva raccolto la nazionale dopo il disastro del 2011 e l'aveva portata al secondo posto del 2013; con Di Biagio sono arrivate due eliminazioni al primo turno (2015 e 2019), unica piccola soddisfazione la semifinale del 2017, terminata in disfatta contro la Spagna. Questi i risultati, con l'aggravante che le due eliminazioni ai gironi pesano come macigni, arrivate nel momento peggiore perché hanno compromesso altrettante qualificazioni alle Olimpiadi.

Pesa il ciclo d'oro. È questa la principale critica che si può muovere a Di Biagio. Vincere non è obbligatorio ma il tecnico romano ha avuto il privilegio di guidare una serie di nazionali potenzialmente fuori categoria, o quasi. Alcuni nomi: Rugani, Zappacosta, Berardi, Belotti, Bernardeschi nel 2015. Poi ancora Rugani e Bernardeschi, ma anche Donnarumma, Pellegrini, Chiesa, Caldara nel 2017. Meret, Barella, Kean, Zaniolo, Orsolini, ancora Chiesa e Pellegrini nel 2019. Sono solo alcuni dei partecipanti alle varie spedizioni targate Di Biagio: tutti già titolari o decisivi in Serie A, nonostante la giovane età. Pezzi pregiati sul mercato, mancati protagonisti degli azzurrini che non sono riusciti a riavvicinarsi ai risultati degli anni '90 e dei primi Duemila.

Era un'Italia Under 21 forte ai livelli di quelle dei vari Pirlo, Nesta, De Rossi, Totti? I paragoni sono sempre speculazione, le conferme arriveranno soltanto nella carriera di questi ragazzi, freschi ventenni e comunque col vento del destino dalla loro. L'impressione è che questo gruppo potesse avvicinarsi a quei livelli ma non l'ha fatto. La certezza è che l'Italia non vince l'Europeo Under 21 dal 2004 e per la seconda volta consecutiva non parteciperà alle Olimpiadi: una costante del ciclo Di Biagio. È per questo che è difficile non parlare di fallimento.

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