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Avv.Capello: “Sospensione stipendi non è soluzione. Mercato, tanti rinnovi e addii”

ESCLUSIVA TMW - Avv.Capello: “Sospensione stipendi non è soluzione. Mercato, tanti rinnovi e addii”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 21 marzo 2020, 13:00Serie A
di Alessio Alaimo

“Oggi abbiamo due scenari: il primo, quello peggiore, secondo cui non si riusciranno a completare le competizioni e che a catena porterebbe una serie di conseguenze. Il secondo, meno peggiore, è che Federazione è e leghe riescano a trovare una soluzione per completare le competizioni e così il flusso di denaro che alimenta il sistema potrebbe essere ridotto ma non drasticamente”. Così a TuttoMercatoWeb l’avvocato Pierfilippo Capello fotografa il delicato momento che deriva dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Si va verso la sospensione degli stipendi di marzo. Scenario possibile?
“Le società dovranno fare uno sforzo non indifferente, ma AIC e Associazione Allenatori dovranno cercare di individuare una soluzione. Quando pensiamo ai calciatori che non vogliono rinunciare allo stipendio non dobbiamo pensare a Ronaldo e Lukaku ma anche a professionisti che guadagnano molto meno in Serie B e C. Ci sono società che hanno vissuto pagando gli stipendi l’ultima giorno utile, l’idea di saltare una mensilità e vedere come va non è del tutto nuova. Ma è un modo di spostare il problema. Oggi le società non pagano le fatture di consulenti, fornitori e avvocati a cui viene risposto che hanno bloccato i pagamenti. Sarebbe giusto aspettarsi l’intervento del Governo affinché possa dare una mano ad un comparto industriale che incide parecchio. La sospensione degli stipendi non è una soluzione ma una decisione strategica comprensibile. Ma se ad esempio il Governo decidesse che per tre mesi lo sport non deve pagare le tasse allora le società avrebbero gli introiti per pagare il netto. E poi le tv non si sono ancora espresse rispetto al pagamento ai club”.

Una crisi, quella attuale, che inciderà sul mercato futuro.
“Molte società per non saltare dovranno fare cassa. Al di là delle big che vivono nel loro mondo, le squadre di medio livello che consideravano incedibile il loro campioncino ora dovranno rivedere le loro considerazioni. E credo che nessuno dei contratti sarà esageratamente alto. Ai coloro che guadagnano di più si chiederà di rinnovare spalmando in più anni oppure verrà proposta la risoluzione a fronte di una parziale buonuscita”.

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