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"Essere o non essere": l'ennesimo Amleto in casa Lazio

"Essere o non essere": l'ennesimo Amleto in casa LazioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 14 aprile 2024, 14:32Serie A
di Marco Piccari

In casa Lazio non c'è pace, una stagione travagliata che non vede la fine. Il secondo posto conquistato un anno fa sembra appartenere ad un'altra era: cancellato. Dopo le dimissioni di Sarri, la sconfitta nel derby e nel primo round di Coppa Italia con la Juve, a far soffiare un altro vento di bufera ci ha pensato Luis Alberto al termine della partita contro la Salarnitata, annunciando la sua richiesta di rescissione del contratto per terminare il rapporto con il club. Una uscita forte e fuori luogo se si pensa che il giocatore, ad inizio stagione, aveva firmato un rinnovo di 4 anni a 4 milioni a stagione. Prima lo spagnolo ha puntato i piedi per ottenere il rinnovo, poi ora decide lui di chiudere il rapporto, della serie: uso il club come voglio e quando voglio per i miei interessi. Questa volta per il talentuoso centrocampista sarà dura dribblare Lotito e Il Ds Fabiani. Una situazione anomala e, in attesa di conoscere la conclusione, è giusto sottolineare che questa vicenda si somma ad una serie di storture accadute durante la stagione. Tutto è partito al termine dello scorso campionato. Il presidente Lotito, visto il rapporto non idilliaco tra il Ds Tare e Sarri, ha rimosso dal suo ruolo il primo per venire incontro al tecnico. Una decisione forte che però non ha trovato riscontro sul mercato; le scelte dei giocatori non sono state condivise dall'allenatore che poi pubblicamente ha bocciato "y e z".

A questo dobbiamo aggiungere la storia dei rinnovi fatti ad alcuni giocatori (vedi Luis Alberto) e non fatti ad altri. Le solite soluzioni a metà che hanno portato a scollature profonde. In questo clima è nata la stagione che doveva condurre ad uno step superiore. Ogni protagonista ha pensato ai propri interessi e non alla Lazio. Il presidente Lotito ha speso e male pensando, come al solito di aver fatto il massimo. La squadra andava rigenerata magari cedendo oltre a Milinkovic altri big per tagliare legami con un passato troppo presente. Per dirla alla Fabiani i tentacoli della piovra andavano tagliati da subito. Il tecnico Sarri, seppur non accontentato con Berardi e Zielinski, ha fatto poco per creare qualcosa con il gruppo e, sinceramente, il materiale tecnico che aveva a disposizione non era tale da giustificare 12 sconfitte in campionato.

Un calvario che Lotito non ha avuto il coraggio di interrompere prima, come hanno fatto i Friedkin con Mourinho alla Roma. In tutto questo non sono esenti da responsabilità i calciatori. La storia dei mancati rinnovi non tiene, un giocatore deve essere un professionista prima di tutto e in campo questi ragazzi hanno dato poco, inoltre alcuni big sono stati al di sotto di un rendimento accettabile. Si sono salvati in pochi e tra questi posso citare Patric, Gila e Goundouzi. Ora sarebbe il caso di finire con un minimo di dignità, magari dando tutto nella semifinale di Coppa Italia contro la Juve. Tudor subentrato può solo cercare di gettare delle basi per il futuro, ma senza esagerare. La speranza è che possa essere aiutato da una società che dovrebbe elevare la gestione del club, ma questa sembra una partita difficile da vincere.
A Formello va in scena da troppo tempo un film già visto, quando bisogna fare un passo in avanti si torna indietro. Via con la prossima puntata...

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