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Fiorentina, Commisso sullo stadio: "Voglio distruggere tutto, lo dobbiamo per i tifosi"

Fiorentina, Commisso sullo stadio: "Voglio distruggere tutto, lo dobbiamo per i tifosi"TUTTO mercato WEB
martedì 22 settembre 2020, 23:15Serie A
di Andrea Piras

"Non voglio ripetere quello che è successo con la Mercafir - riporta Firenzeviola.it - ma la situazione rimane quella che ho detto a giugno: se le cose non si possono fare, entro la legge, come le voglio fare io, non si fanno. I tre punti rimangono gli stessi? Sì, l'importante è che io voglio distruggere, ricominciare da capo. Io non scherzo, questo calcinaccio che è caduto dallo stadio lo possiamo mettere in un museo. Lo stadio lo dobbiamo per i tifosi, c'è bisogno di lasciarcelo fare. Ora a Roma? Dobbiamo fare un preliminare al ministero, mostrando quello che vogliamo fare, prendere indicazioni su quel che possiamo o non possiamo fare. Io credo che la legge sia stata cambiata per questo. La bellezza è soggettiva, qui ci sono problemi sismici, delle regole UEFA, della sanità... Sono stato allo stadio ed è caduto un calcinaccio. Mia moglie non è voluta nemmeno andare ai gabinetti. I fiorentini non si meritano questo. Serve qualcosa di moderno che dia bellezza alla città. Poi c'è anche il problema della pioggia. Come posso dire a qualcuno di pagarmi per venire a vedere una partita? Resta l'opzione Campi Bisenzio? Sì, domani sarò a Campi. Parlerò con il sindaco, dobbiamo guardare ogni opportunità.

Voglio che sappiate che sono stato molto rispettoso con Firenze: il primo progetto del Franchi aveva la ristrutturazione delle curve. Se quello veniva accettato, a quei tempi non domandavo le cose che ho imparato oggi. Ossia il commerciale, della pensilina non si parlava nemmeno. Ora ho imparato: quello che era buono un anno fa, ora non è più buono per me. Novità prima che di lasciare Firenze? Non credo, perché prima si deve fare il progetto preliminare. Se sono più ottimista? E' uscita la nuova legge, quindi sì. Ma solo se ci viene lasciato fare quello che vogliamo nei tempi giusti, visto che può anche darsi che il ministero non ce lo permetta. Si fa quello che dico io, coi soldi miei. Poi se qualcosa succede allo stadio, la responsabilità se la devono prendere loro. La gente deve lavorare, anche a Marina di Gioiosa ci sono dei monumenti, eppure la gente è andata via a fare fortuna. Quelle cose non dico che si devono gettare, però si deve anche guardare al lato economico. I monumenti non possono esistere senza essere guardati. Io non sto parlando di abbattere il Colosseo o Palazzo Vecchio, bensì una cosa che in un paese del ventunesimo secolo deve esistere".

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