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Il ritorno di De Vrij all'Olimpico contro la Lazio

Il ritorno di De Vrij all'Olimpico contro la LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 14 febbraio 2020, 09:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

La famosa partita con l’Inter, del 20 maggio 2018, se la ricorderà per sempre Stefan De Vrij, così come tutti i tifosi della Lazio. Che si sono sentiti traditi dal difensore olandese, il cui fallo da rigore su Icardi è stato decisivo per far ottenere ai nerazzurri la vittoria in rimonta e il posto in Champions. Era uno spareggio per il quarto posto quello e la Lazio l’ha perso. Non solo per colpa di De Vrij, sia chiaro, ma il suo intervento scomposto in area nel finale ha fatto molto parlare e discutere. Perché lui poi quella famosa Champions l’ha giocata ugualmente l’anno seguente, avendo già in tasca l’accordo per il trasferimento all’Inter a parametro zero. Un boccone amaro che i laziali ancora non hanno mandato giù. Neanche in società, con il presidente Lotito che di recente è tornato in maniera decisamente pesante sull’argomento: “Abbiamo perso quella partita per lui. Se l’allenatore l’ha fatto giocare, forse è perché qualcuno gliel’ha consentito e ha avallato la sua scelta. Io non l’avrei fatto giocare. Le responsabilità sono di tutti, mi assumo quelle di de Vrij perché ho consentito di commettere un errore”.

Domenica saranno 637 giorni da quella sfida spartiacque e per la prima volta De Vrij tornerà all’Olimpico per affrontare la Lazio. “Siamo in tre a lottare duramente ora, la trasferta a Roma domenica è una di quelle partite che un calciatore vorrebbe sempre giocare”, ha raccontato pochi giorni fa l’olandese, che al primo anno all’Inter non ha mai giocato contro i suoi ex compagni. Spalletti lo ha tenuto fuori due volte per una questione psicologica, Conte invece - come all'andata - non ci rinuncerà. Al suo ritorno si troverà di fronte un muro di 60 mila spettatori, che con ogni probabilità lo fischieranno senza soluzione di continuità. Questi eventuali, ma molto probabili, fischi saranno la testimonianza di quanto era forte il legame tra la piazza e l'ex Feyenoord, arrivato nell’estate del 2014 dopo aver vinto il premio come miglior difensori ai mondiali in Brasile. E quando un rapporto stretto si rompe, gli strascichi sono pesanti. Il suo addio ha fatto male, soprattutto per le modalità e il tempismo, anche se la ferita è stata subito cicatrizzata da Francesco Acerbi, che ne ha raccolto al meglio l’eredità. Si è imposto come leader tecnico e morale ‘Ace’, arrivando a conquistare anche la nazionale di Mancini. Ora vuole portare la Lazio più in alto possibile e ci sta riuscendo. Perché se due stagioni fa c’era in palio un posto in Champions, domenica Lazio e Inter si giocheranno la vetta della classifica.

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