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Juve, Calvo: "Ogbonna al West Ham nel 2013 sembrava un'anomalia. Oggi è la normalità"

Juve, Calvo: "Ogbonna al West Ham nel 2013 sembrava un'anomalia. Oggi è la normalità"TUTTO mercato WEB
sabato 23 marzo 2024, 16:15Serie A
di Raimondo De Magistris

La Premier League incassa il 40% in più della prima in Serie A dai diritti tv. È un tema anche per la Juventus? E' una delle domande che 'Calcio e Finanza' ha posto a Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development della Juventus, nel corso dell'intervista pubblicata quest'oggi. Questa la sua risposta: "È questa la vera sfida e anche il problema che viviamo e vediamo quotidianamente. Abbiamo analizzato i dati degli incassi dei diritti televisivi prima e dopo l’introduzione della Legge Melandri: nel 2009 l’Atletico Madrid incassava 50 milioni mentre la Juventus ne riceveva 110 perché andava a vendere i diritti tv direttamente. Oggi invece l’Atletico Madrid incassa 130 milioni e la Juventus arriva forse a 85. Questo chiaramente è uno svantaggio competitivo notevole che abbiamo rispetto alle tre big spagnole o a tutte le squadre inglesi".

È qualcosa che poi si riflette anche sul calciomercato?
"Corretto. Basti pensare che nel 2013 la Juventus vendette Ogbonna al West Ham e molti di noi erano stupiti che il West Ham si potesse permettere di prendere un giocatore che era nazionale italiano ed era alla Juventus. Allora era un segnale di allarme e oggi è la norma. Oggi i nostri giocatori possono andare o alle grandi europee o alle medio-basse inglesi che hanno più risorse di noi. Fa spavento pensare che l’ultima squadra inglese incassi più della prima italiana. Si parla sempre delle prime cinque leghe d’Europa, ma in realtà ce n’è una che è l’Inghilterra, dietro c’è la Spagna e poi ce ne sono tre che sono Italia, Francia e Germania".

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