La rinascita di Pellegrini: che ruolo avrà nell'Italia di Spalletti in vista dell'Europeo?

"È uno di quelli che abbiamo atteso tantissimo. Non ce l’ho mai avuto a disposizione. È di alto livello, è un calciatore forte che sa fare più cose, anche metri in quantità durante la partita. Non so che cosa verrà fuori da qui a giugno, ma ci contiamo. Ha avuto dei problemi, li ha sistemati e si trova a suo agio per la qualità che vuole De Rossi". Parole e musica di Luciano Spalletti, che finalmente ha ritrovato un elemento che potrebbe diventare fondamentale nei piani futuri della sua Italia: Lorenzo Pellegrini è tornato, rivitalizzato dalla cura De Rossi, e ora vuole essere un punto fermo anche della Nazionale.

La crescita del centrocampista della Roma è evidente e certificata dai numeri: 5 gol negli ultimi due mesi, gli stessi realizzati da Teun Koopmeiners, sette in totale in Serie A. Un ruolo sempre più centrale nella nuova Roma, grazie alle sue caratteristiche che si adattano alla perfezione al nuovo sistema di gioco più offensivo. Non c'è solo Dybala, non è necessario attendere i gol di Lukaku: i giallorossi sanno di avere un'arma in più che sa essere decisiva (per quattro volte ha trovato la rete dell'1-0).

A ventotto anni è nel pieno della maturità calcistica. Un momento importante ma ora viene il difficile. Lollo deve dimostrare di meritarsi i complimenti che gli sono arrivati anche da una leggenda come Francesco Totti: "Diciamo che è un altro giocatore. In passato ne ho sempre parlato bene, è un ragazzo semplice ed educato ma soprattutto un professionista. Dopo me e dopo Daniele non era semplice, in questo momento è un capitano vero". Parole al miele per quello che negli ultimi anni è stato il vero punto di riferimento, un giocatore dai colpi geniali che però ha vissuto anche qualche passaggio a vuoto di troppo. Spalletti e gli azzurri sperano che possa proseguire il suo magic-moment fino agli Europei.