La Roma ritrova il Parma e tenta l'assalto alla vetta con la difesa a 3
Roma-Parma ha un significato particolare per Paulo Fonseca. Contro i gialloblu nella passata stagione è iniziata una striscia di 15 risultati utili consecutivi (almeno sul campo) che perdura ancora oggi. Quella sfida con la squadra di D’Aversa (ora allenata da Liverani) segna uno spartiacque importante con i giallorossi che erano reduci da 3 sconfitte consecutive e con il tecnico portoghese bravo a non farsi sfuggire le redini del gruppo. Il passaggio alla difesa a 3 ha fatto il resto consegnando maggior equilibrio e solidità alla squadra. Anche oggi all’Olimpico il modulo resterà lo stesso nonostante Fonseca abbia fatto pretattica. “Vediamo domani (oggi, ndr) se giocherò con la difesa a 4 o a 3” ha detto in conferenza stampa, ma subito dopo ha dato un segnale chiaro di come la squadra scenderà in campo. “Al fianco di Veretout ci sarà Villar” ha aggiunto l’allenatore, scartando l’ipotesi Diawara e indirettamente arretrando Cristante tra Mancini e Ibanez viste le assenze di Kumbulla e Smalling.
Roma-Parma poi sarà un’altra grande occasione, l’ennesima dopo Genoa per dimostrare che la mentalità della squadra sta cambiando. Come a Marassi, con una vittoria questo pomeriggio, ci sarà la possibilità per Pedro e compagni di guadagnare altri punti sulle dirette concorrenti e se una serie di risultati dovessero incastrarsi, i giallorossi al termine dell’ottava giornata potrebbero addirittura festeggiare il primato. Qualcosa che dopo le prime 8 di campionato non succede dal 2013, primo anno di Garcia alla Roma. Tutto nascerebbe da un successo dei giallorossi unito al pareggio tra Sassuolo (secondo a 15 punti) e Verona al Bentegodi e da una vittoria del Napoli sul Milan. Con questi incastri le squadre di Gattuso, Pioli e Fonseca sarebbero tutte e tre prime a 17 punti.