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Le grandi trattative dell’Inter - 1963, Sarti, il primo di una filastrocca indimenticabile

Le grandi trattative dell’Inter - 1963, Sarti, il primo di una filastrocca indimenticabileTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 24 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Nove anni dopo l’Inter di Moratti è di nuovo campione d’Italia. Il ribaltamento di modulo e di filosofia della squadra di Helenio Herrera nella seconda metà di stagione, porta i frutti sperati e in rimonta va a riprendersi il titolo che mancava da quasi un decennio. Nuovo obiettivo? Imporsi in ambito internazionale. Non sono molte le modifiche nel corso del mercato dell’estate del 1963. Rinforzi, ma non titolari come invece lo sarà Giuliano Sarti guardiano della Fiorentina campione nel ‘55, protagonista della Coppa delle Coppe del ‘60 e finalista in Coppa Campioni nel 57’ di fronte al Real Madrid di Di Stefano. All’età di quasi 30 anni, Sarti vola a Milano con Lorenzo Buffon (ormai 34enne) in direzione opposta a Firenze. Operazione voluta dal Mago che vistà l’età del portiere nerazzurro, preferisce cambiare puntando comunque sull’esperienza.

Aggiunto un conguaglio di circa quindici milioni di lire, il presidente Moratti porta dunque all’Inter un “guardapali” che della società meneghina scriverà la storia. Estremo difensore calcolatore, scientifico nel piazzamento sulla linea di porta. Già a 20 anni dicevano di lui venisse dal futuro. La Viola, brava ad anticipare il Milan (che alla Bondenese, sua prima squadra in provincia di Ferrara, offre troppo poco) lo prende ancora minorenne quando Giuliano al pallone alternava vendita di carciofi, limoni e brustolini, deluso per essere stato scartato durante una serie di provini dal Bologna e dal Torino. Quando mette piede nel centro sportivo nerazzurro, nonostante il rapporto d’amore e odio HH lo annuncia come l’hombre de la revolucion. A fine stagione l’Inter aggiunge pure la Coppa Uefa al titolo nazionale dell’anno precedente. Sarti diventa un leader, in 198 gare a Milano vince due scudetti (che potevano essere tre senza la papera storica contro il Mantova nel ‘67 che di fatto regalò il titolo alla Juventus dell’altro Herrera, Heriberto), due Coppe dei Campioni e due Coppe intercontinentale. Diventa, Sarti, il principio di una bellissima filastrocca che nessuno dimenticherà mai.

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