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Non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire

Non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentireTUTTO mercato WEB
venerdì 13 marzo 2020, 08:00Serie A
di Andrea Losapio

Il precedente Italia, o meglio Lombardia, pare non avere attecchito troppo nel resto dell'Europa, continentale e non. Quanto può essere pernicioso continuare a giocare a porte aperte, a permettere che la gente vada in giro per manifestazioni molto affollate, con un virus che colpisce tutti, ricchi e poveri, attori e politici, vip e gente normale? Perché la UEFA, dopo tre settimane di carneficina in Lombardia, non ha ancora capito che deve sospendere una volta per tutte le partite, permettere di resettare tutto e ripartire? Come mai ha permesso un assembramento come quello di Valencia oppure di Parigi, con il Parco dei Principi che era pieno, pur all'esterno dalla curva? Che responsabilità morali ci sono, dopo aver visto quello che sta succedendo a Bergamo? Perché le statistiche dicono 142 vittime nella provincia più colpita d'Italia, la realtà è che sono molte di più. Il nemico invisibile ha sfogato tutta la sua rabbia nelle valli e nella città lombarde, basterebbe leggere i giornali locali per capirlo. Ma alla UEFA servono i soldi delle televisioni per mandare avanti il carrozzone. Tutto valido, per carità. Ma siamo entrati in una nuova fase, dove anche la francesisissima Lagarde, a capo della Banca Centrale Europea, non ha capito che quello che è successo fino a tre settimane fa, in Europa, si riverificherà forse fra 5-6 anni.

LA PREMIER LEAGUE - Ancora peggio è la Premier League. Con tre casi che forse sono, forse non sono, a Leicester, l'allenatore dell'Arsenal Mikel Arteta positivo, così come il direttore dell'area tecnica Raul Sanllehi, i Gunners in quarantena dopo l'Olympiakos, altri che sicuramente arriveranno. C'è ancora l'idea di giocare a porte aperte. È una vera e propria roulette russa che, forse, se assistita dalla fortuna, potrebbe anche non avere conseguenze. Forse ci sarà una sanità migliore, condizioni diverse, un virus che muta, una popolazione più giovane. La speranza è che l'inferno che s'è visto in Lombardia, a Bergamo e Brescia soprattutto, non venga vissuto in tutta Europa. Altrimenti chi sarà moralmente responsabile? Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, pure se il grido d'aiuto arriva non da Wuhan, ma dalla città dell'Atalanta, fresca qualificata ai quarti di Champions League.

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