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Roma-Borja Mayoral, amore in attesa della scintilla: con il Parma nuova chance?

Roma-Borja Mayoral, amore in attesa della scintilla: con il Parma nuova chance?TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 17 novembre 2020, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

In spagnolo aspettare si dice “esperar”, perché in fondo aspettare è anche sperare. La pensano esattamente così la Roma e Paulo Fonseca su Borja Mayoral, il cui impatto con il mondo giallorosso è stato tutt’altro che facile. Il tecnico portoghese lo ripete da settimane: “Dategli tempo, è arrivato da un contesto totalmente diverso”, ma la tripletta di Mkhitaryan con il Genoa non ha fatto che acuire il malcontento intorno a chi avrebbe dovuto sostituire Dzeko e che fino a questo momento non ci sta riuscendo a pieno. In campionato ha disputato appena 67 minuti, 61 dei quali proprio a Marassi. In Europa League è andata leggermente meglio, titolare contro Young Boys, CSKA Sofia e Cluj per un totale di 219 minuti e due gol messi a segno nel 5-0 ai romeni.

Una doppietta che non ha comunque spento le critiche intorno a Borja Mayoral, apparso quasi sempre fuori dal gioco, ma sul quale ci sono tre attenuanti. La prima è l’età e la provenienza da un campionato diverso come quello spagnolo. Molti giocatori prima di lui (vedi Carles Perez, Villar e anche Arthur nella Juve) hanno faticato nel salto dalla Liga alla Serie A. La seconda attenuante è strettamente legata alle scelte del mister: Fonseca quando lo ha schierato titolare, in tre occasioni su quattro, lo ha messo in un contesto dove nella migliore delle ipotesi aveva cambiato almeno 5/11 della formazione tipo. Infine, ma è l’aspetto più importante, sono le tempistiche con le quali è arrivato a Trigoria. Sbarcato il 2 ottobre a Ciampino, svolge solamente lunedì 6 il primo allenamento e in un mese e mezzo, tra partite ogni 3 giorni, sedute di scarico o distanziate a causa del Covid, ha messo nelle gambe appena 19 allenamenti con la squadra. Troppo pochi per vedere lo spagnolo già calato negli schemi del tecnico. Era comunque lecito aspettarsi di più? Probabile, ma sotto il profilo temperamentale. Anche per dare seguito alle parole dette in sede di conferenza stampa di presentazione: “Non sono qui per fare la riserva di Dzeko”. Domenica contro il Parma, viste le condizioni del bosniaco, potrebbe avere una nuova opportunità per dimostrare che le critiche di questi primi 45 giorni nella Capitale sono state affrettate.

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