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SPAL, la matematica non condanna ancora. Sperare è lecito ma è sempre più dura

SPAL, la matematica non condanna ancora. Sperare è lecito ma è sempre più duraTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 24 giugno 2020, 09:15Serie A
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

A distanza di quasi quattro mesi dalla vittoria con il Parma, la sfida contro il Cagliari sembrava potesse essere l'inizio di un nuovo campionato per la SPAL. Così però non è stato, Simeone ha regalato tre punti pesantissimi ai rossoblù e i ferraresi si sono nuovamente dovuti confrontare con la dura realtà che comporta un campionato nato sotto una cattiva stella e che rischia di concludersi nello stesso identico modo. Nonostante ciò però, come fa bene a ricordare Di Biagio, fino alla fine la SPAL dovrà cercare di giocarsi le sue carte, perché seppur ridotte al lumicino e difficili da concretizzare, le speranze per compiere l'impossibile sono ancora vive.

Le residue speranze di salvezza - Finché la matematica non condanna, la SPAL ha il diritto e l'obbligo di continuare a sperare la salvezza. Di contro però c'è da fare i conti con la dura realtà di una classifica che al momento vede Petagna e compagni al penultimo posto a 18 punti con sette lunghezze di distanza da Lecce - con cui ha entrambi gli scontri diretti a sfavore - e Genoa, entrambe a quota 25. E proprio le sconfitte del Grifone e dei salentini con Parma e Milan rimangono l'unico filo sottile a cui possono continuare a rimanere appese le speranze di miracolo e di rimonta della SPAL che, nonostante la caduta interna con il Cagliari e una partita in meno da giocare, può fare i conti con una classifica rimasta invariata e aritmeticamente ancora rimediabile, a patto che si inverta il trend negativo, si trovi un antidoto alla sterilità offensiva e si lanci un segnale forte alle dirette avversarie già a partire dai prossimi incontri.

Le prossime avversarie - Dopo la sconfitta con il Cagliari, i biancazzurri torneranno in campo già domenica sera alle 19.30 contro il Napoli di Gattuso al San Paolo. Dopodiché affronteranno il Milan tra le mura amiche alle 21.45 di mercoledì 1 luglio. Due sfide - per dirla alla Di Biagio - che "saranno di carattere proibitivo, ma che saranno semplici da preparare dal punto di vista delle motivazioni". Inutile dire che la SPAL dovrà tentare il tutto per tutto e che non potrà stare con le mani in mano, nella speranza di raccogliere più punti possibili, nonostante i pronostici avversi. Del resto, oltre a smuovere la classifica e ad aumentare il morale del gruppo, uscire con buone prestazioni dagli scontri con partenopei e rossoneri permetterebbe agli estensi di affrontare con un piglio che sia diverso le successive gare con Sampdoria, Udinese, Genoa e Brescia, i famigerati "scontri diretti interessanti che ci aspettano e ci potranno rilanciare" a cui ha fatto riferimento il tecnico spallino nel post-partita della gara contro il Cagliari.

Le condizioni del gruppo - In vista del match di Napoli, è probabile che Gigi Di Biagio valuti un leggero turnover che possa permettere agli undici che sono scesi in campo dal primo minuto contro il Cagliari di rifiatare. In porta verrà riconfermato Letica, mentre in difesa si dovranno valutare diversi aspetti, con Felipe e Tomovic che ancora devono esordire dopo la sosta. Lo stesso discorso vale per il centrocampo, con Murgia che scalpita per riassaggiare una maglia da titolare, così come per Floccari, unico dei tre attaccanti a disposizione rimasto in panchina nella gara con gli isolani. Molto comunque dipenderà da come Di Biagio deciderà di affrontare le prossime sfide, dalla scelta tattica a cui si affiderà per cercare di cambiare rotta e accorciare la distanza con la zona salvezza e dalla risposta che otterrà dal gruppo - a livello atletico e di minutaggio - nelle prossime sedute di allenamento, che avranno il compito di preparare nel migliore dei modi i ferraresi per un finale di stagione che si preannuncia davvero tosto.

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