TMW - Galliani: "Ibra partecipi al Festival...del gol del Milan. Rinnoverei il contratto a Pioli"

A margine della presentazione del libro di Gianluca Di Marzio "Grand hotel Calciomercato", ha parlato l'amministratore delegato del Monza e storico ex dirigente del Milan Adriano Galliani:

Si avvicina il derby tra Monza e Como, come sta vivendo la vigilia?
"Non ho visto l'ultimo allenamento ma andrò come sempre a cena stasera con la squadra e sentirò gli umori in vista del derby contro il Como che mi ricordo negli anni '60 quando da ultrà del Monza andavamo in treno a vedere le partite e venivano presi a sassate alla stazione. È un derby che vedo da 60 anni prima da tifoso e poi da dirigente. È sempre stato molto sentito, la partita più sentita a Monza e viceversa".

Si aspettava un Milan già così in alto in classifica?
"Sì, il Milan sta facendo molto bene. Mi è dispiaciuto per l'infortunio di Rebic ma Pioli è bravo e sa ovviare agli infortuni. Sono stati tanti. Il Milan al completo è in grado di lottare per lo scudetto. Va dato atto all'allenatore di essere bravo a inventarsi soluzioni anche quando ci sono giocatori importanti fuori".

Secondo lei il Milan deve rinnovargli il contratto?
"Io quando vado via da un club cerco di non dare consigli a nessuno. Da tifoso sarei contento che rinnovasse".

Donnarumma ha sbagliato ad andare al PSG?
"Gigio è un amico per cui mi avvalgo della facoltà di non rispondere".

E per quanto riguarda il futuro di Kessié?
"Il calcio è cambiato. Il problema è che rispetto ad una volta, quando il campionato italiano era d'arrivo, ora è di passaggio. I club italiani non possono offrire quanto offrono, per dire, in Inghilterra. È normale, soprattutto se si tratta di un giocatore straniero, che a fine contratto abbia interesse a giocare dove gli danno più soldi. Speriamo che resti al Milan ma il calcio continua".

Il rendimento di Ibrahimovic la sorprende?
"No non mi sorprende. È una forza della natura. Sono andato a prenderlo a Barcellona nel 2010. Emana forza da tutti i pori. Non potevo sapere che sarebbe arrivato a questa età ma si vedeva già che avrebbe fatto una lunga carriera".

Ibra dovrebbe considerare di tornare al Festival?
"L'importante è che partecipi al festival dei gol del Milan. Il Festival di Sanremo sarebbe un addendum.

Ritiene fondamentale per Milano la costruzione di un nuovo stadio?
"Secondo me assolutamente sì. Non ci sono alternative, come è stato fatto in altre città. Ci vuole un nuovo stadio. Secondo me lo stadio di San Siro che ormai è una torta su tre piani non consente di diventare a uno strato. Cosa fanno di San Siro non interessa, si possono fare tante cose, però serve un nuovo stadio e punto. Del Milan e dell'Inter perché i tifosi sono abituati a convivere".

Il Milan è disabituato a giocare in Champions?
"Io ero alla partita contro l'Atletico e se avessimo vinto sarebbe cambiata l'inerzia del girone. Abbiamo giocato bene anche a Liverpool. È girata male, non credo che sia disabitudine".

Balotelli può essere una soluzione per la Nazionale?
"Dipende da lui e basta, non dal ct o da altri. Si deve svegliare, si deve impegnare, cosa che non sempre ha fatto. Se si fosse impegnato alla morte per tutta la carriera sarebbe stato da pallone d'oro. Se ha voglia di lavorare tanto da qui a marzo è il miglior attaccante italiano da un punto di vista tecnico. Poi per esserlo anche in campo bisogna fare tante cose".