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Tacopina: "Lupo, Dionisi, mercato: Venezia senza paura"

ESCLUSIVA TMW - Tacopina: "Lupo, Dionisi, mercato: Venezia senza paura"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 18 luglio 2019, 20:08Serie B
di Marco Conterio

Incubi e spettri sono alle spalle. Ferite al cuore, delusioni, decisioni difficili da comprendere altrettanto. Il Venezia di Joe Tacopina riparte. Dalla Serie B. "Dal posto dove dovevamo essere, dove dobbiamo essere". Lo dice da New York, il numero uno del club lagunare, in esclusiva per Tuttomercatoweb.com.
In B dopo settimane difficili: prima il comunicato della Lega. Poi i play-off. Poi il Palermo che fallisce.
"E' stata una situazione incredibile. Sono da dieci anni qui: ho portato il progetto americano a Roma. Quello di Saputo a Bologna. Il mio e dei miei soci a Venezia. Ho fatto tanto, spero, per il calcio italiano e mi ha fatto male vedere che il pallone continua a farsi male da solo. Se un team non rispetta le regole, deve essere fuori dalla lega: ho ricevuto una mail dalla B dicendo che eravamo in B senza play-out, poi... Play-out con la squadra che aveva già staccato e chiuso la stagione. Un paradosso".
Alle spalle, tutto è bene...
"Siamo dove dobbiamo essere, ora, nessun festeggiamento: ci avrebbero solo privato di quel che ci spettava. Non sono contento di quello che è successo ma ora punto e a capo: stiamo facendo una rosa importante, è per questo che Lupo ora è a Milano".


Il suo nuovo direttore sportivo, Fabio Lupo.
"Sono un grande amico di Massara, ora al Milan, e anche da Ricky ho avuto grandi relazioni di Lupo. Il suo nome è tornato per l'ennesima volta sulla mia scrivania: avevo bisogno di una mentalità nuova, di qualcuno che capisse i budget, che capisse che la parte sportiva e finanziaria devono viaggiare a braccetto, sotto lo stesso ombrello. Risponde a tutti i nostri criteri: è un legale, è una persona intelligente, mi ha colpito tantissimo".
E in panchina è arrivato Dionisi, dall'Imolese.
"Mi è stato presentato come uno dei migliori giovani tecnici del calcio italiano: personalità, carisma, entusiasmo, coraggio. Gioca un calcio coraggioso, d'attacco, vuole imporre il suo gioco e Dionisi è questo. Il suo è uno schema che vuole dare un marchio e ogni persona con cui abbia parlato mi ha detto questo: Joe, non hai fatto uno sbaglio, è un grande allenatore".
Parliamo dei suoi obiettivi, di quelli del suo Venezia?
"Voglio vincere sempre ogni partita che gioco. Sempre. Non voglio più sentirmi in bilico, non voglio più vedere un Venezia intimidito. Abbiamo cambiato volto, faccia: abbiamo scelto una squadra di cuore, voglia, che odi perdere ogni istante".
Vicario, Capello, Caligara: il rapporto Venezia-Cagliari si sta facendo stretto intanto.
"Sono impressionato da Giulini, dal suo modo di lavorare: è un presidente che mi ha colpito tantissimo. La sua infrastuttura, quel che ha fatto, la struttura commerciale. Hanno un club importante, ben strutturato: stiamo facendo tante operazioni con loro, da Vicario a Capello fino a Caligara. Magari un altro. Sono un gruppo unito, è un piacere lavorare al fianco e in cooperazione con uno dei presidenti più visionari del calcio italiano".

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