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Emergenza Coronavirus. Pesce: "Situazione anormale, ma non è come durante la guerra"

Emergenza Coronavirus. Pesce: "Situazione anormale, ma non è come durante la guerra"
© foto di Fotolive/Feralpisalò
mercoledì 15 aprile 2020, 00:34Serie C
di Tommaso Maschio

Intervistato da Cuoregrigiorosso il centrocampista della Feralpisalò Simone Pesce ha parlato della sua avventura con la Cremonese e dell'amaro finale: “Quando sono arrivato a Cremona ho capito subito che qui c'era un progetto serio e un progetto importante. Il club mi aveva voluto tanto e per questo accettai di arrivare sei mesi prima anche se ci ho messo due settimane perché erano cinque anni che ero al Novara. In estate arrivò Tesser, che conoscevo avendolo avuto ad Ascoli e Novara, un allenatore che fa stare tutti bene e crea una grande amalgama. Poi venne fatto un mercato intelligente tanto che arrivammo anche ad occupare il terzo posto. Poi l'infortunio di Paulinho e di altri ci fecero calare con le 18 gare senza vittoria che portarono all'esonero del mister. Io penso che se quell’annata fosse finita diversamente, magari con una salvezza tranquilla senza infortuni, facendo qualche acquisto giusto in estate l’anno dopo avremmo potuto dire la nostra per i quartieri alti. Addio? Io sarei rimasto, avevo un altro anno di contratto, ma arrivò un allenatore che aveva le sue idee.

A me è dispiaciuto che non mi sia stato detto in faccia che non facevo più parte del progetto, l'ho saputo per vie traverse e così sono andato a Salò dove c'era un mister che mi conosceva. - continua Pesce parlando del presente - In questo brutto momento cerco di allenarmi in casa con alcuni compagni in diretta video, un po’ come tutte le altre società. Non ho un terrazzo quindi mi arrangio. Noi come i nostri nonni in guerra? Ovviamente non è come la guerra di allora perché proprio non si mangiava. Mio nonno diceva che la polenta era sacra, la mangiavano a colazione, a pranzo e a cena. Però per come eravamo abituati questo è un momento molto difficile, stare chiusi in casa è una cosa anormale”.

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