Ora si gioca: avanti, senza paura
E’ arrivato il giorno. Il primo giorno, il primo dei due. Abbiamo vissuto finora come se fossimo in un mondo sospeso, in attesa di questa partita. Di queste due partite. Fra poco il primo tempo. E’ stata un’attesa quasi infinita ma allo stesso tempo stranissima. Dopo Piacenza c’è chi avrebbe giocato subito e chi sta ancora pensando a dove poter recuperare quel punto che ci è mancato per la salvezza diretta… Ora ci siamo. Ora tocca al campo. Ora si gioca.
Si gioca di fronte a 30mila baresi che saranno vogliosi di capire come approccerà la propria squadra, pronti a mettere in atto una tregua pur di mantenere la categoria, pronti a sostenere la propria squadra anche se la stagione è stata da buttare. La Ternana degli esordienti dovrà maturare in fretta anche in questa circostanza. La società rossoverde non ha mai giocato un playout in B, figuriamoci i giovani che quest’anno sono esplosi a Terni e che prima non avevano mai giocato partite così importanti.
Chissà se stanotte hanno riposato bene: dipende solo dal proprio carattere. C’è chi prima di una giornata importante non dorme occhio e chi dormirebbe anche dieci minuti prima. E’ una partita questa che si giocherà sui nervi, sulle emozioni, sull’esperienza, sulla capacità di leggere la partita e l’avversario. Possono contare anche le piccole mosse che spostano l’equilibrio anche di pochi centimetri.
Breda stanotte si sarà portato dietro qualche dubbio. Boloca/Casasola (con Favasuli alto) per una squadra più aggressiva o più attendista. Faticanti/De Boer per un vero centrocampo a tre o la novità del doppio play. Iannarilli/Vitali con il portiere titolare tornato in gruppo. Si è portato vicino al suo cuscino tante certezze però: lo spirito di adattamento di questo gruppo, l’attitudine al lavoro, la capacità di reazione e alcune soluzioni tattiche che potrebbero tornare utili, decisamente utili, sia in corso di partita che nell’arco del doppio confronto.
E’ finita l’attesa, ora si gioca. Ora le chiacchiere contano poco, conta solo quello che si riesce a mettere sul campo. Ci deve essere una grande consapevolezza: questa squadra ha sempre dato tutto e continuerà a farlo. Anche nelle giornate più storte (fra cui una proprio a Bari) non è mai mancata l’applicazione. E’ la squadra che utilizza più giovani nell’11 titolare. E’ la squadra che ha saputo trarre dai giovani la benzina necessaria per fare una piccola impresa. E’ la squadra che ha saputo appoggiarsi ai suoi giocatori esperti che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, fosse esso dal campo o dalla panchina.
Oggi in 90 minuti ci si giocherà mezza stagione. L’altra metà si giocherà fra una settimana. Ci viene in mente il film del campionato. Ci vengono in mente tutte le occasioni in cui la Ternana avrebbe meritato di più e non è riuscita a portarlo a casa per tutta una serie di motivi, a volte determinati anche dal caso. Ci riviene in mente l’ultimo posto in classifica, quando la maggior parte della tifoseria era convinta che sarebbe stata la stagione della retrocessione. E invece no. Siamo a Bari per giocarci la serie B. C’è una chanches importantissima per poter mantenere la categoria. La Ternana ha lavorato per tutta la stagione proprio per questo. Per potersi salvare. E questa possibilità è più viva che mai. E’ lì. Ora si gioca. Si gioca per coronare il sogno stagionale. Si gioca per arrivare all’obiettivo. Si gioca rimanendo sé stessi, senza pensare agli altri. Non sarebbe cambiato molto se dall’altra parte ci fosse stato l’Ascoli o lo Spezia. Si gioca per andarsi a prendere quello che si è inseguito, quello che si merita.
Davide contro Golia, ha detto Capozucca in settimana. Il Bari è il Bari. Il Bari non può permettersi di retrocedere. Ci vuole un’impresa, quindi. Ma questa squadra le imprese le ha fatte. Ne mancano un paio, a partire da stasera.
Elettrizzati, convinti, carichi, fiduciosi, concentrati, ansiosi, nervosi, preoccupati, ottimisti. Qualunque cosa vi sentiate passerà tutto fra poco. Al fischio d’inizio saremo tutti ROSSOVERDI