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CONTE integrale: "Napoli molto forte, gara tosta. Non temiamo nessuno, ce la giocheremo. Del Piero con un'altra maglia? Fantasie. Quagliarella? Da valutare. Elia? Ci stiamo lavorando. Qui comando io!"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 5 novembre 2011, 14:06Primo piano
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

CONTE integrale: "Napoli molto forte, gara tosta. Non temiamo nessuno, ce la giocheremo. Del Piero con un'altra maglia? Fantasie. Quagliarella? Da valutare. Elia? Ci stiamo lavorando. Qui comando io!"

Antonio Conte incontra i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani allo stadio "San Paolo" contro il Napoli. La redazione di TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:

Due domandine facili. La prima, se pensi che il Napoli si sia stancato e in che misura. La seconda, se vedi Del Piero con un'altra maglia...
"Io ho visto la partita del Napoli a Monaco e debbo dire che a parte l'inizio, che è stato comunque un inizio importante da parte del Bayern, il Napoli ha trovato una grandissima forza; partite col 3-0 e trovare la forza di rimettersi in gioco, andare sul 3-1 e sul 3-2, significa comunque che ci sono dei valori molto molto importanti in questa squadra, cosa che io non ho scoperto sicuramente nell'ultima partita. Anche nel match col Catania, nonostante sia rimasto in dieci, il Napoli ha fatto una grandissima partita. E' una squadra che ho indicato fin dall'inizio tra le papabili alla vittoria del campionato, ma non perchè fossi così uno che volesse buttare un nome a caso: perchè vedo un grandissimo lavoro che è stato fatto in questi anni. Non dimentichiamoci che il Napoli, cinque anni fa, era come la Juventus, in serie B. Sono riusciti a trovare le persone giuste, sono riusciti a trovare un progetto, a lavorarci sopra, e debbo dire che la società, prima Reja e poi Mazzarri, sono stati gli artefici di questo progetto insieme ai calciatori. Adesso stiamo parlando di un Napoli che nel giro di poco tempo....già l'anno scorso ha lottato per lo scudetto, non dimentichiamo che il Napoli e l'Udinese potevano vincere lo scudetto già l'anno scorso. Quest'anno si sono rinforzati ancora di più è una squadra molto molto forte, che sta partecipando dopo 21 anni la Champions con grande onore, perchè è capitato in un girone  veramente molto difficile, ha beccato squadre che stanno dominando come il Manchester City nel campionato inglese, e il Bayern Monaco nel campionato tedesco. Si sta facendo onore, è una squadra molto molto forte, per noi sarà veramente una partita molto molto tosta sotto tutti i punti di vista, sia perchè affrontiamo una squadra molto forte, sia perchè ci sarà un fattore ambientale importante, così come lo è a Torino, lo è a Napoli. E quindi sarà una gara molto tosta, un test molto impegnativo per noi, forse il più probante dall'inizio della stagione a livello di difficoltà. Tutto questo per dire che la partita di Champions a livello fisico non lascerà nessuno strascico nelle gambe dei giocatori del Napoli, anche perchè sappiamo benissimo come il Napoli e i napoletani aspettino la partita contro la Juventus. Del Piero con un'altra maglia? Stiamo parlando in questo momento di fantasie. Io sono molto realista e quindi penso a Del Piero nel presente con la maglia della Juventus, ben contento che indossi questa maglia".    

Fin adesso il Napoli ha fatto le più grandi partite con squadre che amano fare gioco e tenere la palla. Penso a Milan, Manchester City, Monaco in casa. Col Chievo hanno perso giocando abbastanza male, con la Fiorentina hanno pareggiato. Ti chiedo se sei preoccupato, visto che la Juve è una squadra che ama imporre il proprio gioco e tenere palla. Hai preso qualche contromisura o l'affronti come fosse un'altra squadra?
"Noi abbiamo grandissimo rispetto nei confronti del Napoli, grandissimo rispetto dei loro giocatori, della loro organizzazione di gioco, perchè io vedo il Napoli e vedo un'idea di gioco, questo è importante. Mazzarri è sicuramente un allenatore che stimo molto, da tempi non sospetti, perchè dove è andato è andato, ha dato sempre la sua impronta, questo è molto importante. E noi abbiamo un grande rispetto nei confronti del Napoli, sapendo benissimo che l'anno scorso ha chiuso terzo in classifica, quest'anno si sono rinforzati ancora di più. Bisogna fare molta attenzione come dico sempre: noi abbiamo grande rispetto, però non dobbiamo temere nessuno, questo è fondamentale. Andremo a giocarci la partita, avendo studiato il Napoli, sapendo i loro punti forti, sapendo magari dove potremmo fargli male, consci delle difficoltà che nasconde questa partita. E' un impegno importante e c'è anche molta curiosità da parte mia nel vedere la mia squadra in una situazione come quella di domani sera".

Si accennava alla differenza tra Juventus e Napoli, perchè loro hanno iniziato prima il progetto. Fa strano vedere la formazione che ha affrontato il Napoli a gennaio: è una Juve totalmente rivoluzionata. Gli azzurri, invece, sono praticamente gli stessi, con inserimenti importanti, soprattutto quello di Inler. Anche questo può fare la differenza? Che loro hanno un'ossatura collaudata e la Juventus ha trovato il suo assetto quasi definitivo solo nelle ultime tre partite?
"Il Napoli ha due anni e mezzo di lavoro in più rispetto alla Juventus, con lo stesso allenatore, quindi questa è in questo momento la vera differenza tra noi e il Napoli. Loro sono due anni e mezzo che ogni anno hanno potuto lavorare, lavorare su un'idea di gioco, lavorare su tante situazioni. E ogni anno, poi, Mazzarri e la società sono intervenuti in uno zoccolo duro, andando a migliorare e a perfezionare quello zoccolo duro. Questa è la differenza tra noi e il Napoli. Noi siamo a quattro di lavoro, loro sono due anni e mezzo che ci stanno lavorando e ci stanno lavorando bene, quindi bisogna fare i complimenti a loro. Non è un caso se il Napoli, nel giro di cinque anni si trova a lottare per lo scudetto, si trova a fare da protagonista la Champions, cioè c'è del lavoro, c'è sicuramente grande competenza e quindi è giusto fare i complimenti. Io sono uno che non ama fare troppi complimenti, però mi sembra questo il caso di farlo, perchè il Napoli è sicuramente è un bell'insegnamento". 

Nonostante i 19 punti e il primo posto in classifica, quali sono gli attuali limiti della sua Juventus?
"Noi siamo una squadra che deve continuare a lavorare, quotidianamente. Una squadra che deve continuare a crescere, sotto tutti i punti di vista. Ci sono tanti miglioramenti, che focalizzarsi su un singolo sarebbe troppo riduttivo. Sappiamo che la strada intrapresa è quella del lavoro, è quella che ci sta portando a toglierci delle piccole soddisfazioni, però sappiamo che questa è una strada che noi non dovremo mai abbandonare, anzi, bisogna proseguire e cercare di migliorare dove necessita". 



Hai quattro giocatori diffidati, tra cui due che agonisticamente fanno la differenza come Pepe e Marchisio. Pensi che possa essere condizionante?
"No, siamo alla decima partita ed è inevitabile che qualcuno entri in diffida. Per adesso non faccio delle valutazioni. Farò le valutazioni del caso quando poi andranno in squalifica, sapendo che stiamo lavorando anche per trovare delle soluzioni in caso di mancanza di questi giocatori".

Dici sempre che i giocatori, soprattutto quelli che giocano meno, devono dimostrare in settimana quanta voglia hanno di giocare a Napoli, come in tutte le altre partite. Voglio capire se questa settimana c'è qualcuno che ti ha dato delle dimostrazioni particolari, al di là del fatto che poi tu lo faccia giocare o meno. Il gruppo di chi sta aspettando l'occasione sta dimostrando di crescere in allenamento? In tal senso, visto che ci sono tanti giocatori sempre impegnati, ti auguri e ti aspetti che nelle convocazioni della settimana prossima ci sia magari un po' di attenzione nei confronti di quei due-tre giocatori che hanno sempre giocato in azzurro e con la Juve...
"Chiarisco subito il fatto che io mi aspetto sempre in settimana grande applicazione da parte di tutti, anche da chi ha giocato. Anzi, forse soprattutto da chi ha giocato la domenica prima con la maglia da titolare, anche perchè quella maglia da titolare in settimana se la può proprio sfilare, in maniera molto naturale, se non vedo applicazione, se non vedo impegno, se non vedo costanza, entusiasmo. Quindi è una costante per tutti, sia per chi ha giocato da titolare l'ultima partita, sia per chi è stato in panchina o per chi non ha fatto proprio parte nemmeno della panchina - mi dà fastidio pure dire tribuna -. Quindi questa deve essere una costante. Io da questo punto di vista debbo dire che sono molto contento perchè vedo sempre grandissimo impegno, grandissima applicazione da parte di tutti quanti e questo  è un merito loro. Il fatto di avere dei ragazzi straordinari sotto questo punto di vista mi lascia molto sereno, molto tranquillo. Penso che anche questo inizio di campionato sia forse anche questo, il fatto che chi sta fuori in questo momento, chi non la vive da protagonista al 110%, ha stimoli e tiene sulle spine, sulla corda, anche i titolari. Questo penso sia anche uno dei segreti di questo inizio di campionato al di sopra delle nostre aspettative. Per quanto riguarda le convocazioni in Nazionale, non lo so...comunque sono delle scelte che devono essere fatte dal ct. E' inevitabile che l'ultima volta, aver avuto i nostri giocatori in maniera massiccia in Nazionale, ci ha riempito sicuramente di soddisfazione e di orgoglio, perchè significa che comunque il lavoro sta pagando. Mi auguro in futuro che pian piano anche altri vengano convocati in Nazionale, perchè significa che stiamo facendo bene". 

Si sono sprecati tanti paragoni in settimana: l'hanno paragonata a Mourinho, a Trapattoni...Non pensa che Mazzarri possa essere come tipologia di allenatore, come idea di gioco che vuol dare alla squadra, l'allenatore che si avvicina più a lei? La seconda domanda: chi reclama sempre e comunque Del Piero in campo dall'inizio, ritieni che oggi voglia il bene della Juve?
"Guarda, sul discorso dei paragoni, è inevitabile che si cerchi sempre di fare dei paragoni: io mi ricordo che quando arrivai alla Juventus da calciatore si cercava di fare un paragone con Furino, con Tardelli, con mostri sacri. Io so che davanti a me ho una strada lunga da percorrere, quindi il fatto di essere accostato a mostri sacri sicuramente ti riempie di orgoglio e di soddisfazione, però ti fa capire che la strada è lunga, è tanto lunga. Avvicinarsi a persone del genere, che hanno praticamente vinto tutto, ti deve dare quella forza, quell'entusiasmo, quella cattiveria e quella determinazione per cercare di andare avanti e per cercare di tirare fuori il meglio da te stesso e dalla tua squadra. Per quello che riguarda Mazzarri, ripeto: non per piaggeria, però anche in passato ho sempre fatto grandi elogi nei confronti del tecnico -  e non mi capita spesso di farlo -, perchè è un tecnico che ha dato un'organizzazione importante alla sua squadra, il Napoli ha un'idea di gioco, i giocatori sono un corpo unico e questo è sicuramente merito di Mazzarri.Nel giro di due anni e mezzo è riuscito a portare una squadra da campionati anonimi a giocarsi lo scudetto l'anno scorso e quest'anno ad essere competiva in Champions ed a  lottare per lo scudetto. Mazzarri è sicuramente un allenatore che ha una grandissima stima da parte mia e quindi - ripeto - faccio i complimenti a lui e faccio i complimenti ai giocatori del Napoli perchè so anche che lavorare a  Napoli non è proprio facile. Del Piero? Penso che più di me non ci sia nessuno che voglia il bene della Juve. Questa cosa che sia chiara. E quindi io continuo a fare le mie scelte tecniche, sapendo e ribadendo a tutti che più di me non c'è nessuno al mondo che vuole il bene della Juve, questo che sia chiaro. Perchè lo devo ancora trovare uno. Poi se lo troviamo, ci confrontiamo".  

Magari ricollegandomi proprio a questo: tu cominci a rivedere in questa Juve qualcosa della tua Juve del passato? E se sì, di chi è il merito in appena quattro mesi?
"Guarda, fare paragoni con la Juventus del passato mi sembra veramente molto molto prematuro, ma molto molto prematuro. Stiamo parlando di una squadra che - non mi stancherò mai di ribarlo - ha fatto cinque finali consecutive in Europa, non parlo di scudetti: una di Europa League e quattro di Champions, consecutive. Quindi, fare paragoni con la Juve passata mi sembra improponibile, mi sembra prematuro. E' inevitabile che c'è voglia da parte nostra di prendere quell'esempio, questo è sicuro, sapendo che l'esempio di quella Juventus di quegli anni adesso è il Barcellona. Cioè, chiariamo questo fatto: adesso il Barcellona è un qualcosa di stratosferico e di straordinario. Prima lo eravamo noi e spesso ci siamo detti che noi in quel momento forse non ci rendevamo conto di quello che stavamo facendo; negli anni ti rendi conto che hai fatto qualcosa di straordinario, perchè cinque finali consecutive, una di Europa League - Uefa - e quattro di Champions, consecutive, significa che era una squadra che dominava, era una squadra straordinaria. Noi mi auguro che....sicuramente c'è la voglia di iniziare un progetto, ma noi siamo all'inizio di un progetto, noi siamo in un cantiere adesso e stiamo cercando giorno dopo giorno di mettere pietra su pietra per creare un qualcosa di duratore, con fondamenta forti, e che poi negli anni possa tornare ad essere quello che è stato, qualcosa di straordinario". 

Io volevo chiederti di due di quei calciatori che non sono ancora protagonisti, ma spingono per avere il loro spazio. Uno è Quagliarella: volevo sapere se può farcela per domani, visto l'infortunio di ieri; poi se ci puoi spiegare in maniera articolata come ti è capitato di fare proprio con Quagliarella, il perchè dell'assenza di Elia, così reiterata. E' normale che ci siano delle scelte, ma qui parliamo di un giocatore che era arrivato come un punto di forza, pagato un sacco di soldi. In nove giornate, invece, ha giocato solo un tempo...
"Per quello che riguarda Fabio, dobbiamo ancora fare un allenamento, quindi devo ancora sentire i medici. Ieri non ha partecipato all'allenamento, perchè pronti via ha avuto un indurimento, una contrattura al soleo, quindi bisogna fare delle valutazioni per Fabio. Per quello che riguarda Elia, non dimentichiamo che stiamo parlando di un ragazzo che comunque viene da... lui ha giocato in campionati stranieri, olandese e in quello tedesco, dove gli spazi sono sicuramente molto molto più grandi rispetto a quelli italiani; basta vedere le partite di Bundesliga - io ho la fortuna di avere l'emittente che le trasmette -: c'è poco tatticismo, ci sono molti spazi da attaccare, quindi c'è molta libertà d'azione. Elia è un giocatore che abbiamo preso, è un giocatore giovane su cui stiamo lavorando e stiamo cercando di inserirlo con la lingua, stiamo cercando di fargli capire cosa significa il campionato italiano. Io e la società stiamo facendo questo. Nel momento in cui vedrete Elia in campo significa che siamo a un buon punto. Poi io ribadisco sempre un discorso: io ho una rosa di 24 giocatori, devo fare queste benedette scelte, altrimenti faccio una richiesta e un regolamento per cercare di giocare in 14-15. Come tiri tiri scontenti qualcuno. Ripeto, io devo fare gli interessi della Juventus: quando metto la squadra è perchè secondo me è la squadra migliore per cercare di vincere. Poi ci sbaglio, non ci sbaglio, ci azzecco, non c'azzecco, alla fine siamo figli dei risultati, quindi questo è fuori dubbio. Però da parte mia, l'unica cosa che posso dire, è che c'è sempre grande onestà, grande coerenza, grande onestà intellettuale in tutte le scelte. Non devo fare il tifoso, io devo fare l'allenatore. Sono pagato per fare l'allenatore, sono pagato per gestire un gruppo, sono pagato per portare la Juventus dove da parecchi anni non è. Questo deve essere chiaro a tutti. Poi capisco e rispetto il lavoro di tutti, capisco il tifoso, capisco esternazioni a volte estemporanee, però alla fine qui chi prende le decisioni sono io, che vada bene o vada male a tutti. Però finchè ci sono io, comando io".(redazione TuttoJuve.com).   


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