Castaldini: "Mauri va lasciato in pace. Cerri? Non mi spiego perché a Parma non abbia giocato"
Intervenuto sulle frequenze di Radio Parma durante la trasmissione "Palla in Tribuna", il giornalista di Sportweek Luca Castaldini si è soffermato sulla situazione attraversata dal Parma: "Non è facile dire se, dopo la vittoria con l’Inter, il Parma può davvero ripartire. Comunque sia, io ho sempre pensato che l’ancora di salvezza della squadra possa essere Donadoni, una delle persone più serie del calcio di questi tempi. Cassano il più forte della storia del Parma? No, secondo me Zola e Crespo gli sono stati superiori, soprattutto per una questione di costanza di rendimento. Da tifoso della curva, invece, faccio il nome di Barbuti. Se parliamo però di picchi di talento, sicuramente il barese è tra i primi tre. Cerri? La vicenda di Alberto credo sia un po’ emblematica del calcio di oggi. L’anno scorso l’aveva addirittura chiamato Prandelli per uno stage, eppure nel Parma ha giocato pochissimo, e io questa cosa non me la spiego. Ora si è infortunato, dovrà lavorare molto per tornare a certi livelli. Mi dispiace che a Parma lo abbiano trattato così, soprattutto l’anno scorso: non capisco perché non lo abbiano mai provato, nonostante fossero ampiamente fuori dalla lotta salvezza. Mauri? Per la sua età, andrebbe lasciato un po’ in pace. Rischia una sovraesposizione che può essere deleteria”.






