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...con Iachini

...con IachiniTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 28 maggio 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Empoli, insieme potevamo salvarci. Andreazzoli bravo a non cambiare il modulo. Milan, Gattuso meritava la conferma. Atalanta, bravo Gasp! Vorrei partire dall’inizio. E la Samp...”

È stato esonerato quando la classifica era benevola nei confronti dell’Empoli. Beppe Iachini aveva riportato in alto i toscani, poi la scelta della società di esonerarlo e richiamare Aureliano Andreazzoli, che ha continuato utilizzando il modulo del suo predecessore. “Sono molto dispiaciuto per la retrocessione. Facevo il tifo affinché l’Empoli si salvasse per due motivi: il primo è che sono rimasto legato alla squadra e all’ambiente; il secondo è che quando sono arrivato eravamo penultimi dietro al Frosinone e sono andato via che la squadra era salva. L’Empoli meritava la salvezza”, dice Iachini a TuttoMercatoWeb.

Andreazzoli ha continuato con il suo modulo di gioco. Evidentemente lei aveva ragione.
“Abbiamo vissuto il momento topico della stagione. Sono contento che Andreazzoli abbia lavorato sul modulo di gioco che avevo indirizzato. A mio avviso il modulo iniziale non era idoneo ad affrontare il campionato di Serie A. Andreazzoli ha continuato a giocare con il 3-5-2 e la squadra ha fatto il suo percorso. Durante il mercato sono andati via tanti calciatori e ne sono arrivati altri che non erano al top della loro condizione perché nelle squadre di provenienza non avevano giocato con continuità. Abbiamo vissuto un cambio forte dovuto al calciomercato, ci voleva un po’ di pazienza. Il rammarico è non aver portato a termine la sfida in virtù dei nuovi arrivi e di un lavoro che avevo indirizzato”.

Con Iei in panchina l’Empoli sarebbe salvo?
“Ero convinto della salvezza quando vedevo lavorare la squadra. A gennaio abbiamo fatto determinate operazioni e si, sono convinto che avremmo potuto fare un bel finale. I ragazzi necessitavano di un po’ di tempo. Ho fatto il tifo per loro, perché sono rimasto affezionato”.

Traorè, Krunic, Di Lorenzo e molti altri. Di calciatori ne ha valorizzati, mister...
“Sono soddisfatto della loro crescita. Messe a posto alcune situazioni, ripeto, ci saremmo potuti salvare”.

Che finale Inter-Empoli, partita dalle mille emozioni.
“È il calcio. Quando nel finale di campionato ci sono squadre che giocano con la forza della disperazione succede questo. Inter ed Empoli dovevano vincere, hanno fatto una grande partita. Dragowski ha fatto grandi parate, Handanovic pure. Una gran bella sfida”.

Insomma, il finale ha regalato emozioni.
“È stato un campionato avvincente. Bello. Ho visto Spal-Milan, Gattuso ha fatto un ottimo percorso di lavoro e avrebbe meritato la conferma perché ha dato un’identità alla squadra. Certo, al Milan qualcosa non è andata per il verso giusto, ma la stagione è stata soddisfacente”.

L’Atalanta ha centrato la qualificazione in Champions...
“Un lavoro di tre anni straordinario. Bravo Gasperini, così come Sartori. La società ha scelto calciatori di grande prospettiva. Hanno fatto un grande lavoro. È stato un bell’esempio di progetto sportivo”.

Nei panni di Gasperini: non si può fare di più con l’Atalanta ed è meglio dirsi addio, oppure giusto continuare?
“Bisognerebbe essere nella testa di Giampiero. Con l’Atalanta ha fatto un lavoro straordinario, non so quali siano le sue volontà future. Ma è in un ambiente dove gli vogliono tutti bene. Cambiare a volte può essere positivo, altre meno. Magari vuole vivere la Champions con l’Atalanta”.

Previsto un grande valzer di panchine. Anche la Samp, probabilmente, cambierà allenatore. Si sente un candidato per i blucerchiati?
“Partire dall’inizio è sempre l’ambizione di ogni allenatore. Costruire un progetto è la cosa più bella. Alla Samp ho lasciato un ambiente a cui sono estremamente legato. Ho vissuto una bellissima pagina professionale. Poi quello che accadrà si vedrà”.

Il Sassuolo quest’anno è arrivato undicesimo. Proprio come l’anno scorso con lei, che però prese la squadra in zona retrocessione.
“Quando subentri e devi rimontare non è facile come partire. In quel momento ho dovuto fare di necessità virtù affinché la squadra si tirasse fuori dalle zone calde. Rimane un bel lavoro e ottimi ricordi e rapporti”.

Serie B: la finale sarà Verona-Cittadella.
“Complimenti al Cittadella, davvero. Ha fatto una grande impresa. Battere Benevento e Spezia non era facile. Sulla carta avendo due risultati su tre è avvantaggiato il Verona, ma il calcio è pieno di insidie. E la vittoria del Cittadella contro il Benevento la dice lunga su quanto sia imprevedibile il campionato”.

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