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...con Rispoli

...con RispoliTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 2 luglio 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Gli inglesi e Tuttolomondo, solo chiacchiere. Proposto il rinnovo, ma non mi fidavo. Palermo, quanti punti interrogativi! Foschi ha dato l’anima. Futuro, vorrei tornare in Serie A”

“L’obiettivo della squadra da quando siamo andati in B è sempre stato quello di provare a portare il Palermo in Serie A, anche se gli ultimi anni sono stati complicati perché siamo andati incontro a tanti punti interrogativi”. Così a TuttoMercatoWeb Andrea Rispoli traccia un bilancio della sua esperienza al Palermo terminata il 30 giugno con la scadenza del contratto.

Rispoli, partiamo dalle ultime vicende. Con Arkus Network il Palermo viaggia verso le categorie inferiori.
“Oltre alle chiacchiere non hanno mai dimostrato nulla. Ci avevano dato grandi rassicurazioni e poi è venuto fuori quello che sappiamo tutti. Palermo non merita questo. Negli ultimi anni la dignità è stata calpestata abbondantemente”

E lei di cambi ne ha visti tanti.
“Diecimila cambiamenti societari, tante incognite, tanti punti interrogativi”

Come ha vissuto tutto quello che è iniziato il 24 giugno con la mancata iscrizione al campionato?
“Una cosa del genere non ce l’aspettavamo dopo tante chiacchiere. Avevano preso Marino, un allenatore importante che avrebbe fatto bene. Poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare”.

Le era stato proposto il rinnovo?
“Mi avevano proposto il rinnovo già durante l’era Zamparini. Poi a gennaio mi era stata fatta un’altra proposta ma non avevo fiducia nella nuova proprietà inglese. Nonostante Stellone avesse provato a mediare cercando di convincermi, sapevo e pensavo che gli inglesi non dessero garanzie”.

Ha vissuto anche il periodo di Baccaglini presidente...
“Baccaglini, i tanti direttori sportivi, gli inglesi, le nuove proprietà... La salvezza contro il Verona all’ultima giornata, la mancata promozione dell’anno scorso dove ci hanno rubato la finale, abbiamo visto di tutto. Quest’anno già a febbraio c’era il rischio che gli stipendi saltassero. Non siamo riusciti ad andare in A, ci giocavamo il terzo posto e poi è arrivata la sentenza che ci ha tolto i playoff. La promozione sarebbe stata ossigeno”.

Al di là delle ultime vicende, dagli inglesi ai Tuttolomondo, la certezza del Palermo ha portato solo un nome: Rino Foschi.
“Non mi hanno mai ispirato fiducia, né loro e né gli inglesi. Chi ha fatto di tutto, forse più delle sue competenze, è stato Rino Foschi: ha dato l’anima per il Palermo”.

Procederete legalmente per ricevere gli stipendi?
“Quello che farà tutta la squadra per me andrà bene. Seguirò le decisioni del gruppo. Al di là dei nostri stipendi è fondamentale tutelare tutti i dipendenti della società. Bisogna tutelare tutto il Palermo Calcio”.

E presto per lei sarà tempo di una nuova avventura.
“Ci penserà il mio procuratore. Intanto penso alla famiglia, al matrimonio imminente. Ci sono varie situazioni. Decideremo insieme al mio agente. Chiaramente mi auguro di tornare in Serie A, vedremo”.

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