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...con Stefano Marchetti

...con Stefano MarchettiTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 25 agosto 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Parma, è stato subito feeling ma il Cittadella ce l’ho dentro: resto e non è un ripiego. Serie A obiettivo personale. Mercato, i colpi si vedono a fine anno: magari noi lo vendiamo”

Operazioni low cost, grandi plusvalenze e risultati. Stefano Marchetti è il Re Mida del calciomercato. Tutto ciò che tocca diventa oro e lo sa bene il Cittadella, che anche quest’anno ha respinto ogni assalto al sul dirigente. Il Parma ci aveva pensato per il dopo Daniele Faggiano, era una delle prime scelte. Ma il Cittadella ha alzato un muro invalicabile. Marchetti non si muove, neanche quest’anno. “Ho trovato nei dirigenti del Parma delle persone che mi hanno colpito per il loro entusiasmo. È stato subito feeling, io il rapporto umano lo metto sempre al primo posto e ho subito pensato che Parma per me sarebbe stata una grande occasione, che però non si è concretizzata per tanti motivi”, dice il dg del Cittadella a TuttoMercatoWeb.

Perché oggi non indossa i colori del Parma?
“Ho un rapporto con il mio presidente che va avanti da tantissimi anni. E questo rapporto lo rispetterò sempre. Quando il mio presidente mi ha chiesto di restare non potevo dire di no. Qui c’è voglia di dare continuità al lavoro fatto in questi anni, non c’erano tempi e condizioni per andare via”.

Quella del Parma non è la prima chiamata che arriva dalla Serie A. È sempre rimasto al Cittadella.
“Il Cittadella è qualcosa che ho dentro. Trovare le parole giuste non è facile, ma questa società per me è molto importante. Lavoro e sto bene. Il mio sogno professionale è chiudere un cerchio andando in Serie A proprio con il Cittadella, ci siamo andati vicini. E se resto non è un ripiego”.

Il prossimo anno obiettivo Serie A per il Cittadella?
“La Serie A è un obiettivo personale. Se lavori bene ogni anno si presentano delle opportunità, questo è motivo di soddisfazione. Per quanto riguarda il Cittadella prima la salvezza, come sempre. Mantenere la categoria è l’obiettivo. Il prossimo sarà un campionato nettamente superiore: ci sono Monza, Lecce, Brescia, Reggina, Vicenza e altre squadre. Salvarsi sarà l’obiettivo primario: poi potremmo provare ad alzare l’asticella. Giocoforza dobbiamo rivoluzionare tutti gli anni la squadra, la A è un sogno. Ma a volte i sogni si avverano. E magari un giorno ti svegli e il tuo sogno è realizzato”.

Di possibilità in Serie A ne ha avute tante. Il rimpianto?
“Parma. Perché guardo molto le persone e i rapporti. Di richieste ne ho avuto tante, importanti e affascinanti, ma il Cittadella per come vivo il calcio per me è super importante”.

Che mercato sarà quello che inizierà ufficialmente l’1 settembre?
“Non vedo la crisi post lockdown. Vedo un mercato sempre difficile, io dovrò cercare di rimanere nei parametri, alla ricerca di calciatori da rilanciare e motivare”.

In Serie B sono arrivati nomi importanti. Anche il Cittadella farà il colpo?
“I colpi si vedono a fine anno. La storia dice che il Cittadella non prende il colpo di mercato, ma magari lo vende”.

Intanto Iori ha rinnovato per un altro anno.
“Con Iori il rapporto è come piace a me. Parliamo anno dopo anno, c’è un rapporto forte di tanti anni. L’ho lanciato tantissimi anni fa, l’ho venduto in Serie A e poi l’ho riportato da me. So cosa mi può dare. Averlo un altro anno nello spogliatoio può essere un valore aggiunto. Quando abbiamo capito che c’erano ancora voglia e motivazioni gli ho dato la possibilità di continuare a darmi una mano, sapendo che in futuro potrà rappresentare un uomo della società”.

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