Barillà (La Stampa) sull'addio di Paratici: "Buon manager travolto dal cambio di ruolo"
Antonio Barillà, giornalista de La Stampa, giudica l'addio di Fabio Paratici alla Juventus, ufficializzato ieri: "Finisce qui, dopo undici anni indimenticabili. O forse dopo due stagioni contraddittorie. Perché è giusto ricordare i 19 trofei vinti da Fabio Paratici, ma anche considerare che 16 li ha condivisi con Beppe Marotta, l'uomo che l'ha "inventato" alla Sampdoria e voluto alla Juventus.
Finché ha potuto occuparsi esclusivamente di scouting, di intuire talenti e sedurre campioni, tutto è filato a meraviglia, perché l'esperienza, la diplomazia, la conoscenza del calcio del mentore ne completavano, e valorizzavano, il lavoro. Quando è rimasto solo, nel 2018, tutto è cambiato: la vocazione da uomo di campo, orgoglioso di scarpinare come un tempo, ha finito per rivelarsi limite nel più ampio ruolo dirigenziale, orientando, tra innegabili meriti, errori di valutazione, scelte istintive, irrigidimenti".