Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / atalanta / Serie A
Monza, dalla prima volta in A alla B anticipata: il triennio che ha cambiato il clubTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 17:16Serie A
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Monza, dalla prima volta in A alla B anticipata: il triennio che ha cambiato il club

Game over, il Monza è retrocesso in Serie B. Un epilogo inevitabile dopo un pessimo campionato in cui non c'è assolutamente nulla da salvare. I numeri sono imbarazzanti, le prestazioni spesso e volentieri anche. Dal tracollo generale non si salva nessuno. Ma proprio nessuno. Tutti responsabili, nessuno escluso. Dalla società, ai giocatori, passando per gli allenatori che si sono alternati - Nesta, Bocchetti, poi di nuovo Nesta - per tentare di centrare un obiettivo praticamente sfumato già ai primi di febbraio. Il resto è stata una lunga agonia calcistica, fatta di speranze svanite e miracoli che non ci sono mai stati. Finisce dopo 3 anni l'avventura in Serie A di un club ora da rivoluzione.

110 anni Tanti ne sono trascorsi prima di ottenere la prima storica promozione. A pensarci adesso sembra una vita fa. Portare il Monza a giocare contro le squadre top d'Italia, in fondo, è sempre stato il pallino del Presidente Silvio Berlusconi. Sin dal primo momento in cui si convinse ad acquistarne la maggioranza. Essendo stato un vincente l'obiettivo, non senza qualche incidente di percorso, è stato raggiunto. La data resta - e resterà - scolpita per sempre nella storia: 29 maggio 2022, a Pisa. Difficile trovare un tifoso del Monza di qualsiasi età che non si ricordi a memoria dov'era in quella notte d'inizio estate. La finale fu spettacolare tanto è vero che dopo il 2-1 dell'andata ci vollero i supplementari per decidere una sfida clamorosamente bella. L'uomo dei sogni fu Gytkjaer che segnò al minuto 101, 4-3 per la squadra di Stroppa e tutti nello spogliatoio a fare festa con Berlusconi e Galliani. Ci sono voluti 110 anni per giocare in Serie A. Ma in fondo ne è valsa la pena.

Scomessa vinta Il nuovo Mondo è complicato. Anche se ti chiami Monza, hai una disponibilità economica importante, un Presidente che ha vinto tutto quello che c'era da vincere con il Milan e un amministratore delegato come Adriano Galliani. Cioè uno dei manager più esperti, competenti e rispettati nel calcio ai massimi livelli. Cinque schiaffi uno dietro l'altro: Torino, Napoli, Udinese, Roma e Atalanta. A Lecce il primo storico punto ma non basta a Giovanni Stroppa, l'allenatore della cavalcata in A, per allungare una fiducia il cui tempo si era già esaurito. Berlusconi e Galliani infatti avevano intravisto in Raffaele Palladino, l'allenatore della Primavera, delle doti tipiche da predestinato. Scelta rischiosa, rischiossissima quella di affidarele chiavi in mano a un esordiente totale. Scelta folle un pò per tutti tranne per quella coppia che al Milan proprio affidandosi a dei giovani allenatori hanno costruito cicli, epoche ed epopee. La "prima" di Palladino è un successo, in tutti i sensi: battuta in casa la Juventus di Allegri 1-0, roba che nemmeno i più incalliti ottimisti. Ma tanto è stato. Il marcatore? Lo ricordate quel bomber venuto dal Nord Europa che al minuto 101 a Pisa ha fatto saltare i tappi dello champagne? Era destino.

Salvezze e soddisfazioni Con Palladino il Monza conclude il campionato centrando una comodissima salvezza e togliendosi tante belle soddisfazioni. Vedi la vittoria 2-0 a Torino in casa della Juventus, lo 0-1 a San Siro contro l'Inter e la rimontona sulla Fiorentina: da 0-2 a 3-2. In totale fanno 52 punti e un onorevolissimo 11° poso. Per come era iniziata l'annata un qualcosa di impensabile. La seconda stagione è in linea con quella precedente. La squadra è diversa viste le partenze di Rovella e Carlos Augusto, ceduto all'Inter. Ma comunque sempre competitiva, tanto è vero che per un certo periodo l'obiettivo Europa non era una chimera. Il Monza chiuderà 12°, cioè salvo in totale relax e capace di lanciare e valorizzare calciatori come Colpani e Daniel Maldini.

Reset totale Oggi la storia è finita. La retrocessione in Serie B, che si è concretizzata pure in anticipo, rappresenta il modo più triste e brutto per chiudere il triennio. Nesta, scelto per prendere il posto di Palladino, da esordiente ha messo tutto quello che aveva per evitare di affondare. I calciatori non sempre lo hanno capito e seguito. Discorso identico vale per Bocchetti, l'azzardo che a questo giro non ha pagato. Molti calciatori sono arrivati a fine ciclo, altri proprio a fine corsa. In diversi sono apparsi molli, poco determinati, a tratti svogliati. Un mix letale a cui si sono aggiunte le operazioni di mercato che fra estate e inverno hanno solamente riempito l'organico ma senza rinforzarlo adeguatamente. L'unica soluzione per il futuro più immediato e azzerare tutto (o quasi) prima di ripartire.