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Gasperini a Dazn: "Ora vietato abbassare la guardia, la Champions è vicina ma non è fatta"
Oggi alle 18:34Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Gasperini a Dazn: "Ora vietato abbassare la guardia, la Champions è vicina ma non è fatta"

Il tecnico nerazzurro avverte: «Fuori casa voliamo, ma serve più cattiveria al Gewiss Stadium. E l'arbitraggio non mi è piaciuto»

L’Atalanta travolge il Monza per 4-0, avvicinandosi sensibilmente all’obiettivo Champions League. Ai microfoni di DAZN, Gian Piero Gasperini fa il punto sulla prestazione dei suoi, sottolineando luci e ombre nonostante il risultato ampiamente positivo. L’allenatore nerazzurro si è soffermato sul rendimento in trasferta, gli infortuni in difesa e ha bacchettato qualche decisione arbitrale che non ha gradito. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister Gasperini, in settimana aveva sottolineato che contro squadre teoricamente più deboli l’atteggiamento mentale era fondamentale. È soddisfato della risposta dei suoi giocatori oggi, specialmente da De Ketelaere e Lookman?
«Direi che abbiamo iniziato molto bene, specialmente grazie a De Ketelaere che nei primi venti minuti ha segnato una doppietta fondamentale per indirizzare subito la partita. Lookman invece è cresciuto alla distanza, molto meglio nel secondo tempo rispetto al primo, quando avrei voluto maggiore incisività. Tuttavia, non possiamo dimenticare che anche il Monza ha avuto le sue occasioni, soprattutto nella prima parte, impegnando Carnesecchi in qualche circostanza. Ecco, questo mi conferma che non possiamo mai permetterci cali di concentrazione: sarebbe un errore imperdonabile gettare via tutto ciò che di straordinario abbiamo costruito finora».

Il vostro cammino fuori casa è impressionante, paragonabile a quello dei migliori club europei. Bellanova ci ha detto che gli avversari in trasferta concedono più spazi. Dal suo punto di vista, però, c’è anche un aspetto psicologico che influisce su questa differenza di rendimento?
«Certamente gli spazi fuori casa giocano un ruolo cruciale per il nostro tipo di gioco, questo è vero. Tuttavia, credo che la differenza più importante stia nella nostra capacità di mantenere la concentrazione e l’intensità mentale, cosa che forse davanti al nostro pubblico ci è mancata. Oltre a questo, dobbiamo ammettere che in casa nel girone di ritorno non abbiamo avuto la stessa efficacia offensiva che ci ha contraddistinto nella prima metà del campionato, quando eravamo più fluidi e corali nella manovra d'attacco. A ciò si aggiungono alcune decisioni arbitrali discutibili, come gol annullati, rigori non concessi o espulsioni dubbie che ci hanno penalizzato al Gewiss Stadium».

A proposito di decisioni arbitrali: l’abbiamo vista molto arrabbiato per l’ammonizione a Hien. Cosa non l’ha convinta in particolare?
«Quell’ammonizione proprio non ci stava. Era una partita tranquilla, senza falli cattivi o interventi che meritassero il cartellino giallo. Purtroppo, Hien era diffidato e salterà una sfida importantissima contro la Roma per una decisione evitabile, in un momento in cui siamo già in emergenza difensiva. Sono episodi che pesano parecchio nell’economia di una stagione e che sinceramente trovo difficili da accettare».

Mister, ci può dire qualcosa sulle condizioni di Kossounou, che non è rientrato dopo l’intervallo?
«Per quanto riguarda Kossounou non c’è nulla di grave, semplicemente è un ragazzo che viene da un lungo stop e non può ancora essere al massimo della condizione. Sta lavorando sodo per recuperare pienamente e credo che vedremo il suo vero livello all'inizio della prossima stagione».

L'Atalanta dunque non si ferma, ma Gasperini, tra elogi e puntualizzazioni, tiene tutti con i piedi per terra: per staccare il biglietto per la Champions League manca ancora l’ultimo decisivo sforzo.

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