
La vignetta TA - Juric, l'uomo del destino nerazzurro: "Da eterno allievo a guida della Dea"
«La vita è fatta di cerchi che si chiudono». Una frase che sembra fatta su misura per Ivan Juric, nuovo timoniere dell'Atalanta. Il tecnico croato giunge a Bergamo, terra che calcisticamente ha imparato a respirare l'aria d'alta quota sotto la guida di Gian Piero Gasperini, uomo fondamentale anche nella carriera dello stesso Juric. Un destino scritto nel pallone, un legame calcistico e umano ormai indelebile.
Dai primi calci al pallone con la maglia dell'Hajduk Spalato, passando per Crotone e Genoa da calciatore, Juric ha sempre rappresentato l'emblema del guerriero in campo: tenacia, sacrificio e carattere sono le parole chiave che accompagnano la sua storia da giocatore. Ma è fuori dal rettangolo verde che la sua avventura assume contorni davvero intriganti.
Da collaboratore e poi vice di Gasperini al Genoa, Juric ha assorbito come una spugna i principi del suo mentore. Intensità, pressing asfissiante e una filosofia di gioco ambiziosa e offensiva sono stati i cardini del suo apprendistato. Così, quando è arrivato il momento di spiccare il volo in autonomia – con esperienze altalenanti ma formative tra Genoa, Verona, Torino e le più difficili parentesi a Roma e Southampton – ha portato con sé questo bagaglio di conoscenze.
All'Hellas Verona il suo lavoro è stato particolarmente apprezzato: una squadra dinamica, coraggiosa, che spesso ha saputo mettere in difficoltà anche le grandi. Il passaggio a Torino ha confermato queste qualità, ma le esperienze successive hanno lasciato qualche cicatrice. Roma era forse un progetto troppo grande per lui in quel momento, mentre il Southampton era una sfida persa in partenza.
Adesso Juric riparte da Bergamo, dove la missione è tanto chiara quanto impegnativa: mantenere l’Atalanta ad altissimi livelli, continuando il solco scavato dal suo maestro. La sfida è entusiasmante e complessa: confermare quanto di buono fatto negli ultimi nove anni, ma aggiungendo nuove idee e una propria identità.
Non c'è dubbio che Juric abbia tutte le qualità e la personalità per gestire questa sfida. Ora, però, serve qualcosa di più: serve il passo definitivo per uscire dall'ombra lunga e prestigiosa di Gasperini e scrivere una storia tutta sua, in una piazza esigente e appassionata come quella atalantina.
I tifosi nerazzurri lo aspettano, fiduciosi ma esigenti: il destino chiama Ivan Juric, e forse non è mai stato così pronto a rispondere.








